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Lungomare e violenze: molti commercianti abbassano le saracinesche per paura

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Quanto accaduto giovedì sera sul Lungomare di Salerno ovvero il tentato omicidio di uno straniero, un algerino di 34 anni ferito con quattro coltellate da un maliano 31enne che poi ha aggredito e preso a morsi anche due agenti della polizia municipale è solo l’ultimo di una serie di episodi che ripropongono il problema sicurezza sul Lungomare cittadino. Il quotidiano La Città, oggi in edicola, ha raccolto anche le testimonianze di alcuni commercianti che affacciano sul lungomare: «Verso le 20.30, quando il via vai inizia a diminuire e iniziano ad aumentare le brutte facce, mio figlio chiude e torna a casa». È il “metodo sicuro” inventato per non essere importunati e non avere problemi»

Da piazza della Concordia andando verso la spiaggia di Santa Teresa fino all’incrocio con l’ex tribunale. È l’area in cui la passeggiata in riva al golfo diventa uno spazio a sé stante, governato da regole proprie, composto da un umanità inquieta e irrequieta che spesso di vive di espedienti e di illegalità. Giovani extracomunitari di età indefinibile, molti sembrano appena adolescenti, sostano per giornate intere sulle panchine con aria spesso losca, creando problemi a gruppi di altre nazionalità.

Degrado, bivacchi, alcol droga e soprattutto spaccio. In tanti chiedono maggiori controlli per restituire il Lungomare alle persone perbene

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