- Non essere sottoposti a misura cautelare o essere coinvolto in sentenze definitive di condanna nei dieci anni precedenti
- il reddito familiare deve essere inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicati per un numero derivato dalla nuova scala di equivalenza. Questo limite arriva a 7.560 euro se il nucleo familiare è formato da persone che hanno più di 67 anni, oppure se sono presenti anche familiari disabili
- il patrimonio immobiliare deve avere un valore inferiore a 150.000 euro per la prima casa del nucleo familiare, e un patrimonio inferiore a 30.000 euro se si esclude la prima casa
- il patrimonio mobiliare non deve superare i 6.000 euro per persone singole, mentre viene aumentato per 2.000 euro per ogni persona successiva al primo componente del nucleo, con un massimo di 10.000 euro. Nel calcolo si inseriscono anche 1.000 euro aggiuntivi per ogni figlio minorenne dopo il secondo, 5.000 euro per persone con disabilità, 7.500 euro in caso di disabilità grave;
- per quanto riguarda gli autoveicoli: nessun componente della famiglia deve essere proprietario di un motoveicolo di cilindrata superiore ai 250 cc e un autoveicolo con cilindrata superiore ai 1600 cc, immatricolato nei 36 mesi precedenti, oppure navi o imbarcazioni.
Con l’arrivo dell’assegno di inclusione cambierà poi l’attività e l’impegno delle Agenzie per il Lavoro come spiega Enrico Valocchia, fondatore e amministratore delegato di Hume Capital, unica società in Italia specializzata in acquisto e vendita (M&A) di Agenzie per il Lavoro. “Con il nuovo Decreto Lavoro, le Agenzie per il Lavoro svolgeranno un ruolo di primaria importanza nell’ambito delle politiche attive” afferma Valocchia. “In particolare, sarà importante l’integrazione con il SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) in quanto metterà in collegamento i database di Comuni, Regioni e Agenzie per il Lavoro con il fine di occupare i beneficiari dell’assegno di inclusione e tutte le persone in cerca di lavoro. In generale, l’intento dell’Assegno di Inclusione è quello di stringere un forte legame tra un sostegno economico per i soggetti in difficoltà e l’inserimento lavorativo: le Agenzie per il Lavoro sono il soggetto più accreditato ad occuparsi di questo”.
Resta allora da chiedersi se le Agenzie per il Lavoro si stiano preparando a questo cambiamento e da quali soggetti potrebbero essere aiutate in questa fase di passaggio. “Le Agenzie per il Lavoro stanno lavorando al fine di approcciarsi a questo cambiamento” dichiara Valocchia “infatti, coloro che riceveranno l’assegno di inclusione avranno a disposizione una piattaforma interamente dedicata con numerose offerte lavorative (il SIISL) e le Agenzie fanno parte dei soggetti accreditati che opereranno all’interno del sistema. In questo momento particolare, è di fondamentale importanza entrare nel settore delle Agenzie per il Lavoro in modo efficiente e con tutti gli strumenti necessari per intercettare le nuove misure presentate nel Decreto Lavoro 2023”.