La fascia da capitano indossata all’Ullevaal Stadion di Oslo, il gol di pregevole fattura siglato al 93esimo, con la sua squadra sotto di 3 reti, dimostrando di non aver voglia di mollare nemmeno di fronte ad un risultato compromesso, una prova convincente al cospetto di un avversario tosto come la Norvegia di Haaland, che soprattutto in casa è tra le più forti in circolazione, sono tra le conferme della crescita di Grigoris Kastanos. Il jolly della Salernitana si è messo in evidenza nella gara valida per le qualificazioni ai prossimi Campionati Europei (che si svolgeranno in Germania nel 2024) persa dal suo Cipro per 3-1 contro gli scandinavi. I padroni di casa hanno messo il match in discesa con il gol in apertura del romanista Solbakken e poi l’hanno archiviato con la doppietta del centravanti del Manchester City, che si conferma in stato di grazia dopo il triplete centrato col team guidato da Guardiola. Ma Kastanos ha lottato fino all’ultimo, trovando il gol della bandiera in pieno recupero che non regala ancora punti al suo Cipro ma che gli permette di andare finalmente in vacanza col morale alto, dopo una stagione chiusa in crescendo. Finito nel dimenticatoio con Nicola, il mancino di Sotira, vicinissimo alla cessione a gennaio, è stato invece rilanciato da Paulo Sousa, che ne ha apprezzato l’adattabilità in più ruoli, la capacità di difendere attaccando, l’intesa con Candreva, la disponibilità al sacrificio. Il Bernardo Silva granata ha vissuto una seconda metà di stagione da protagonista, chiudendo l’anno con 1.278 minuti trascorsi in campo, 2 gol (col Monza e con l’Udinese, entrambi all’Arechi) e un assist pesantissimo (quello regalato a Dia per il pareggio nel derby di Napoli). Sottopunta, esterno destro a piede invertito, mezzala, regista, Kastanos ha dimostrato di poter ricoprire più ruoli e, con la conferma di Paulo Sousa, spera di poter dire la sua nel prossimo campionato, stavolta sin dall’inizio, con continuità.
