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Carcere di Salerno, detenuto incendia la cella. Cgil FP: “Azioni immediate e risolute”

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Ieri nel pomeriggio, un detenuto straniero ristretto nel carcere di Salerno, ha dato fuoco alla propria camera detentiva mettendo in serio pericolo di vita i propri compagni di cella e anche otto agenti di Polizia Penitenziaria che sono accorsi per salvarli e che sono rimasti intossicati ricorrendo alle cure in ospedale”.

A darne notizia è Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Dopo aver innescato l’incendio, il detenuto, già noto per altre violenze in carcere, ha impedito gli immediati soccorsi rendendo difficile riaprire la cella, spegnere le fiamme e garantire la sicurezza di tutti i presenti. Un fumo denso ha immediatamente saturato la stanza detentiva. Otto Poliziotti, dopo aver salvato tutti i detenuti e messo in sicurezza il locale sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti a causa della forte intossicazione”.

Salvatore Tinto, Segretario Regionale FP Cgil Campania, sottolinea: “Questa continua escalation di episodi violenti all’interno della casa circondariale di Salerno richiede un’azione immediata e risoluta. È inaccettabile che il personale penitenziario debba affrontare tali situazioni estremamente pericolose, praticamente ogni giorno. Occorre garantire un ambiente di lavoro sicuro e condizioni adeguate per il trattamento dei detenuti”.

“Come già annunciato in precedenza – afferma Mirko Manna della FP CGIL Nazionale – chiederemo al Governo, attraverso il Ministro Carlo Nordio, Il Sottosegretario di Stato On. Andrea Delmastro delle Vedove e il Capo DAP Giovanni Russo, di intervenire in modo incisivo sulla situazione delle piante organiche e sulle regole d’ingaggio. È necessario che tali normative siano più chiare, dirette e soprattutto celeri, al fine di garantire la sicurezza sia dei detenuti che degli operatori penitenziari”.

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