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A Salerno sbarcano 172 migranti da nave Ong, ci sono tanti bambini

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In corso le operazioni di sbarco dei 172 migranti a bordo della “Aiti Mari” la Ong spagnola che ha condotto nel porto di Salerno uomini, donne e bambini salvati nei  scorsi giorni al largo di Lampedusa. E’ il 28esimo sbarco nello scalo salernitano. Dopo i primi controlli i migranti saranno portati nel centro di prima accoglienza di via dei Carrari dove raggiungeranno le nuove destinazioni. Tanti i minori a bordo

I minori non accompagnati resteranno, invece, in carico al Comune di Salerno fino alla maggiore età. Per 27 dei 55 minori non accompagnati censiti dai primi controlli fatti a bordo – spiega l’assessore alle politiche sociali del Comune di Salerno, Paola De Roberto – «è già stata trovata sistemazione, per tutti gli altri contiamo di trovare un posto nei centri sul territorio regionale al massimo entro un paio di giorni, la situazione è in evoluzione ma pienamente sotto controllo, non dovrebbero esserci criticità. Salerno – conclude – è una macchina rodata, facciamo la nostra parte».

Per quelli che non partiranno nelle immediatezze dello sbarco è già stata allestita una struttura comunale per la prima accoglienza, nella quale resteranno ospiti fino al trasferimento definitivo.

Il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, informa che i migranti “saranno sistemati in parte in provincia di Salerno, in parte in altre province campane. Sono tutti africani, molti originari del Mali e del Burkina Faso”.

“Al momento – ha sottolineato il Questore Giancarlo Conticchio – non sono state segnalate situazioni di criticità. Faremo tutte le verifiche. Andremo anche ad appurare dove sono stati soccorsi e se ci sia la presenza di scafisti tra loro”.

“Sono tanti – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, Paola de Roberto – i bambini arrivati su questa nave. Contiamo in un paio di giorni di sistemare tutti al meglio. Non basta solo assisterli nella fase dello sbarco ma bisogna seguire i loro percorsi per garantirgli un futuro migliore”.

Presente sul Molo 3 gennaio del porto anche l’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi: “La nostra città è sempre pronta ad accogliere. La Chiesa, sulla scia di quello che ci dice anche il Papa, non può che essere vicina a questi fratelli e sorelle che cercano una speranza di vita diversa rispetto al posto da cui provengono”.

 

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