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Napoli: auto esplosa in tangenziale, restano gravi le condizioni dei due a bordo

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Dopo tre giorni di ricovero, sono ancora gravi le condizioni delle due persone a bordo dell’automobile esplosa in Tangenziale a Napoli, poco prima dell’uscita della Zona Ospedaliera: la donna, 65 anni e ricercatrice del Cnr, si trova nel peggiore scenario, con ustioni sull’80% del corpo e in condizioni gravissime; diverso invece lo scenario per il 25enne che era alla guida della vettura e che ha riportato a sua volta ustioni di terzo grado sul corpo ma, apprende Fanpage.it da fonti vicine alla famiglia, non avrebbe riportato lesioni agli organi interni. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata.

Si indaga intanto sull’esplosione: inizialmente si era parlato di una deflagrazione dovuta al trasporto di bombole d’ossigeno, ma non è chiaro se all’interno delle bombole vi fosse altro tipo di materiale. Mistero per ora anche su cosa abbia causato l’innesto che ha portato all’esplosione: le forze dell’ordine da giorni stanno acquisendo informazioni utili per le indagini, comprese le videocamere della Tangenziale di Napoli (alcune di questi si trovano poco distanti dal punto dell’esplosione, prima dell’uscita della Zona Ospedaliera).

La dinamica accertata, per ora, esclude altre ipotesi come tamponamenti o auto fuori controllo: sembrerebbe che l’esplosione sia stata improvvisa, ed avvenuta a causa di qualcosa all’interno del veicolo stesso, forse proprio nelle bombole che inizialmente si credeva trasportassero ossigeno. La Procura di Napoli, che indaga in tutte le direzioni, sta acquisendo anche altri dati utili alle indagini: a chi fosse intestato il veicolo, se questi fosse nelle disponibilità di qualche dipartimento, e che tipo di materiale vi fosse a bordo. Solo ipotesi, per ora, sul tavolo degli inquirenti che per ora non hanno ancora definito né reati né indagati: ma la sensazione è che nelle prossime ore possa esserci una svolta nelle indagini.

Fonte: Fanpage

PRECISAZIONE UNISA

L’Università degli Studi di Salerno esprime piena vicinanza alla dottoressa Maria Vittoria Prati, prima ricercatrice del CNR, e allo studente Fulvio Filace dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – e alle rispettive famiglie – coinvolti nella tragica esplosione avvenuta lo scorso venerdì sulla Tangenziale di Napoli.

In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, l’Ateneo si vede costretto a chiarire con fermezza che il veicolo oggetto del tragico evento non è di proprietà dell’Università degli Studi di Salerno, né è stato affidato all’Università degli Studi di Salerno per le prove su strada.

L’Ateneo, inoltre, non è partner del progetto LIFE-SAVE (Solar Aided Vehicle Electrification), nell’ambito del quale è stato sviluppato il veicolo citato dagli organi di stampa.

Gli studi condotti in passato all’Università di Salerno hanno contribuito alle conoscenze di base necessarie per lo sviluppo di veicoli ibridi solari, successivamente applicate con obiettivi industriali da aziende spin-off non partecipate dall’Ateneo e attualmente società commerciali autonome.

L’Ateneo si riserva di agire in tutte le opportune sedi per tutelare i propri interessi istituzionali e la propria immagine.

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