“Mi spiace sia stato Roberto Celano, dirigente politico e consigliere comunale di Salerno, il protagonista di questo scivolone. Salerno deve essere una grande citta, europea, moderna. Un luogo aperto al confronto, all’accoglienza, terreno fertile per idee e pensieri diversi. Gli anatemi contro un libro rischiano di rappresentare una citta chiusa ed ottusa. Salerno non è e non può essere – ha aggiunto – questa roba qui, non può essere la citta che dice no a Maurizio De Giovanni, che si ribella alla presentazione di un volume che racconta la storia di un bimbo, un adolescente, che tifa Napoli e del suo rapporto con il papà”.
“Il calcio deve unire, la cultura abituare alle diversità, allenare al pensiero. Chi si oppone a questa narrazione vive nel Medioevo. L’Amministrazione provinciale, il Comune capoluogo, l’autore facciano ogni sforzo per rimediare ed invertire la narrazione che, anche dopo l’incidente con De Giovanni, si è avviata. Se vincono gli idioti perde Salerno, perde la civiltà” ha concluso.