Nella zona di Casarzano, a Nocera Inferiore, infatti, sono state trovate tombe, case e strade di Nuceria Alfaterna. La Soprintendenza ha fornito, in giornata, i dettagli della eccezionale scoperta, avvenuta durante le indagini archeologiche preventive connesse ai lavori in corso per il potenziamento del metanodotto Diramazione Nocera-Cava de’ Tirreni da parte di Snam, tra i comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio.
“In più aree – si legge ancora nella nota – sono stati individuati solchi di coltivazione che testimoniano un intenso e diffuso sfruttamento agricolo in età romana ma anche nelle epoche successive.
Le aree erano utilizzate anche a scopi artigianali come documentano gli scarti litici e le tracce di piani di cottura e lavorazione messe in luce in più settori di indagine. La fitta frequentazione è confermata anche dal rinvenimento di diversi battuti stradali e di strade realizzate con ciottoli e ghiaia riferibili a più epoche storiche.
Al periodo precedente l’eruzione del 79 d.C. risalgono i resti di muri intonacati pertinenti agli ambienti probabilmente di una villa rustica. Invece all’età tardo antica dovrebbero datarsi i resti di una capanna, sul modello della cosiddetta long house,di dimensioni strette e lunghe ricostruita sulla base delle buche di palo. Non da ultimo si segnala anche la presenza di un gruppo di sepolture a cassa litica di cui non è ancora possibile definire la precisa cronologia”.
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