Punture di spillo (di Enzo Todaro)

Sponsorizzazioni istituzionali a gogo. Naturalmente in una realtà geografica in cui domina il nepotismo e il clientelismo sconcerta ma non impressiona che si possa sostenere economicamente con centotrentamila euro, ovvero con 260 milioni di vecchie lire, una manifestazione in cui tra volti celebri si scoprono volti di nessun merito culturale. Hanno solo il “pregio” di far parte della cerchia degli amici! Ovviamente gli organizzatori di eventi sostenuti economicamente dal denaro pubblico hanno il codificato dovere di pubblicare il bilancio al termine della proposta culturale.

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Gli ordini professionali della Campania festeggiano gli iscritti con oltre cinquanta anni di iscrizione. Una volta anche l’Ordine Regionale dei Giornalisti della Campania avvertiva questa sensibilità. Ora non più! A meno che non intervenga un ripensamento. Esempio recentissimo? La consegna di una targa a Corrado Ferlaino per i suoi 60 anni di iscrizione all’Ordine degli Ingegneri.

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Pattuglie di Vigili Urbani in servizio nei giardini del Lungomare vengono aggrediti a tal punto che si configura anche l’ipotesi del tentato omicidio e c’è chi pensa a Salerno come “città tranquilla” sempre perlustrata. Intanto, nel cuore della città imperversano donne e uomini questuanti accompagnati da minorenni senza che nessuno intervenga a far cessare questo sconcio.

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La cultura non deve richiamare solo gli addetti ai lavori ma la società civile rappresentata anche dai “senza storie”. In caso contrario, fallisce clamorosamente il suo obiettibo

di Enzo Todaro