Gli organizzatori hanno preferito annullare l’evento dopo le polemiche social, scatenate da un post del consigliere comunale sui social del consigliere comunale Roberto Celano, che ha criticato l’opportunità dell’iniziativa dal momento che poteva essere interpretata come una “provocazione” per la rivalità calcistica tra Salerno e Napoli.
L’autore del volume ed ex ministro – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – è ancora sconcertato per quello che è accaduto.
«Il libro – ha dichiarato – è nato sulla scia del gioco e della gioia ed è un’occasione di divertimento. Non voglio che diventi, nemmeno lontanamente, un’occasione di polemica.
Tra l’altro mio padre è nato a Salerno, il mio bisnonno è stato sindaco di Salerno, ho passato le vacanze della mia infanzia dalla nonna a Salerno, ho imparato a giocare a pallone a Salerno».
Quagliariello ha raccontato a anche di aver visto le partite della Salernitana arrampicandosi «di nascosto» dal balcone di una clinica vicina al vecchio stadio cittadino, il Vestuti
«È una cosa un po’ ridicola se non avesse una punta di serietà: il calcio è un luogo dove esiste un razzismo anti meridionale e far vedere che non si può andare a presentare un libro sul Napoli a Salerno non è una cosa che facilita il lavoro di chi cerca di sconfiggere questa radice.
Stavolta – ha chiosato l’ex ministro – questo atto di scemenza non viene da un ultras ma un uomo delle istituzioni, che non conosco. Forse un po’ più di prudenza e responsabilità non avrebbe guastato».