“La carenza di personale infermieristico ha creato una situazione di sovraccarico di lavoro e stress, che si riflette anche sulla qualità dell’assistenza. La situazione si è ulteriormente aggravata con l’aumento delle aggressioni, che prima erano prevalentemente verbali ma che ora si sono tradotte anche in violenze fisiche”.
Pertanto la Fials Salerno chiede all’Asl un intervento immediato e deciso da parte della Direzione strategica dell’Azienda sanitaria locale di Salerno: “È necessario adottare misure concrete per prevenire le aggressioni, come l’installazione di mini webcam che possano svolgere un ruolo dissuasivo nei confronti di potenziali aggressori verbali e fisici”, hanno dichiarato attraverso un comunicato il segretario generale della Fials provinciale, Carlo Lopopolo e il dirigente sindacale Giovanni Pepe.
“Il personale sanitario merita il massimo rispetto e protezione nel suo ambiente di lavoro. Il benessere dei professionisti sanitari è essenziale per garantire la continuità e la qualità delle cure fornite ai pazienti. Ovviamente, al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza all’interno degli istituti penitenziari così come previsto dalla Regione Campania in termini di fabbisogno, chiediamo all’Asl di provvedere ad un massimo reclutamento con l’attuazione della mobilità”.