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Destino beffardo: l’uomo morto in incidente di Eboli scampò ad attentato in Somalia nel ’93

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L’uomo che ha perso la vita nell’incidente verificatosi ad Eboli, nel quale sono morte anche la moglie e la madre, scampò all’attentato ad un check point in Somalia.
Aniello Rozza, 67enne di Camposano, piccolo paesino della provincia di Napoli, era un ex elicotterista dell’Esercito Italiano in pensione ed aveva preso parte alla missione Onu in Somalia che il 2 luglio del 1993 subì un violento attacco al check point durante il quale morirono tre soldati.
L’uomo, in vacanza ad Agropoli con la famiglia, assieme alla moglie, la 65enne Virgilia Iovino, ha accompagnato la madre Santina Riggi, 91 anni, all’ospedale per un malore. Dal nosocomio cilentano, i tre sono stati dirottati a Battipaglia.
Lungo il tragitto, però, in prossimità della rotatoria in località Cioffi Aniello Rozza ha perso il controllo della sua autovettura, un’Audi A4, che è andata a sbattere contro prima contro il guardrail e poi contro un muretto. Il veicolo si è ribaltato più volte. L’incidente si è verificato intorno alle ore 4 della notte tra sabato e domenica.
Aniello e la madre sono morti sul colpo, la signora Virgilia è morta durante il trasporto in ospedale. Proseguono le indagini: i carabinieri di Eboli, agli ordini del capitano Emanuele Tanzilli, stanno cercando di ricostruire l’accaduto per cercare di comprendere le causa dell’incidente.
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