La situazione più critica è nei trenta metri di campo dove c’era il palco, davanti alla Curva Sud, e sui laterali. La ditta Italverde che si occuperà del recupero del manto erboso dell’Arechi è pronta ad intervenire ma ad oggi non è ancora entrata in possesso del prato perchè deve essere effettuata la bonifica per rimuovere l’eventuale presenza di metalli o altro materiale sull’erba. Poi si farà il collaudo e un confronto sui danni visibili e non visibili. Per tre quarti il prato presenta problemi di facile risoluzione, la criticità è, come detto, nei pressi dell’area di rigore davanti alla curva sud dove bisogna verificare i drenaggi perché c’è un problema di compattamento del terreno. Appena entrerà in azione, la Italverde farà un primo tentativo ovvero una arieggiatura e una bucatura per decompattare il terreno.
Se non arrivano risposte positive, si deve intervenire in modo sostanziale e si potrebbe andare incontro alla rizollatura dei trenta metri di campo. L’auspicio è quello di traseminare e non rizollare perchè in questo secondo caso i tempi sarebbero più lunghi. Con la trasemina, però, si andrebbe verso la proposizione del prato invernale con inevitabili problemi nel periodo ancora caldo dell’anno (come agosto e settembre) con l’attacco di virus. Sarà decisiva la verifica dell’apparato radicale sottostante i trenta metri di manto erboso verso la Curva Sud. Bisogna capire se la parte organica è ancora viva oppure no a causa del peso del palco allestito per i concerti
Che vergogna,ridotto in un campo di patate
grazie all’amministrazione.
Perchè i concerti devono farsi sui prati degli stadi, che già sono in condizioni precarie, come tutti ben sappiamo? Questo è il risultato dell’ignoranza delle amministrazioni che concedono queste autorizzazioni! Chi pagherà i danni? Nè Mengoni nè Vasco Rossi, ovviamente, ma i cittadini salernitani!!!