“Le dimissioni dal comitato per l’individuazione dei Lep di quattro autorevoli componenti, Giuliano Amato, Franco Gallo, Alessandro Pajno e Franco Bassanini sono una sonora bocciatura della riforma Calderoli”. Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera. “Le motivazioni articolate – prosegue – pongono l’accento sul tema della corretta definizione e dell’adeguato finanziamento preliminare dei Livelli essenziali delle prestazioni, che è indispensabile per evitare di aumentare i divari tra Nord e Sud del Paese, e minano pertanto le fondamenta stesse dell’impianto dell’Autonomia differenziata targata Lega”. “Una riforma che come denunciamo da mesi calpesta il dettato costituzionale e rischia di spaccare l’Italia sui grandi servizi di civiltà, su quei diritti sociali e civili fondamentali da assicurare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale – conclude De Luca -. Il governo si fermi e deponga le bandierine ideologiche per un confronto serio e costruttivo con le istituzioni locali e con il Parlamento”. (ANSA).
Autonomia: Piero De Luca, “dimissioni bocciatura riforma Calderoli. Così si spacca Italia”
“Le dimissioni dal comitato per l’individuazione dei Lep di quattro autorevoli componenti, Giuliano Amato, Franco Gallo, Alessandro Pajno e Franco Bassanini sono una sonora bocciatura della riforma Calderoli”. Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera. “Le motivazioni articolate – prosegue – pongono l’accento sul tema della corretta definizione e dell’adeguato finanziamento preliminare dei Livelli essenziali delle prestazioni, che è indispensabile per evitare di aumentare i divari tra Nord e Sud del Paese, e minano pertanto le fondamenta stesse dell’impianto dell’Autonomia differenziata targata Lega”. “Una riforma che come denunciamo da mesi calpesta il dettato costituzionale e rischia di spaccare l’Italia sui grandi servizi di civiltà, su quei diritti sociali e civili fondamentali da assicurare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale – conclude De Luca -. Il governo si fermi e deponga le bandierine ideologiche per un confronto serio e costruttivo con le istituzioni locali e con il Parlamento”. (ANSA).
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Sì, ma infatti è vero: se si deve fare questo, allora rifacciamo completamente la Costituzione, come la stanno mettendo adesso è una cosa pericoloso che distruggerà il Sud definitivamente