UN’ALTRA STOCCATA ALLA SCHLEIN. “Come vedete, vesto da vecchio burocrate sempre grigio e blu, non ho molta varietà di colori. Non ho molta armocromia, diciamo così. Però mi darebbe fastidio dare 300 euro l’ora ad una consulente per i colori perché 300 euro l’ora sono i due terzi di una pensione al minimo. E vengo da una storia nella quale queste cose sarebbero state imbarazzanti, sinceramente” ha chiosato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento a Salerno.
ALLUVIONE ROMAGNA. “Un saluto affettuoso agli amici dell’Emilia che stanno vivendo un momento difficile. Ovviamente gli amici della Romagna, in particolare, aspettavano dal governo nazionale le risorse per ripartire. Per adesso i soldi non sono arrivati. Bisogna avere fede, fiducia, nel futuro. E’ arrivato solo il generale. Vediamo se arrivano i soldi” ha detto De Luca salutando il segretario generale SPI CGIL Emilia Romagna, Raffaele Atti. Parlando di Figliuolo, ricordando il periodo del Covid, e dei vaccini che “non erano proporzionati alla nostra popolazione”, il governatore ha detto: “E’ stato uno dei motivi di polemica mia con il generale che è andato a rallegrare la Romagna”.
SANITA’. “L’autonomia differenziata parte da una legge sciagurata. Hanno approvato un disegno di legge prima delle elezioni regionali in Lombardia estremamente pericoloso perché prevede alcune cose che sarebbero la morte per il Sud. Prima di fare l’autonomia differenziata, dovremmo definire i livelli essenziali di prestazioni. Prima di partire con l’autonomia differenziata, bisogna capire qual è il divario di servizi tra Nord e Sud, servizi sanitari, servizi di trasporto, servizi idrici, servizi scolastici, asili nido ed altro. E dobbiamo riequilibrare il tutto utilizzando anche il Pnrr, ma non ci pensa nessuno” ha ribadito De Luca. “La prima truffa è che chi definisce i livelli essenziali di prestazioni è proprio il governo, cioè un organo politico. La seconda truffa è data dal fatto che si ripropone non solo la spesa storica ma il residuo fiscale. Questa è stata soprattutto una richiesta del Veneto che chiede, come altre regioni, che le regioni del Centro-Nord mantengano nel loro territorio una percentuale della capacità fiscale”, conclude De Luca.