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Punture di spillo (di Enzo Todaro)

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Salerno e la sua provincia non rappresentano, località tranquille in cui la criminalità organizzata si conosce solo per gravi fatti di sangue. La camorra è ben organizzata e le sue mefitiche presenze si manifestano in tantissimi modi come, ad esempio, la “tangente” per la protezione obbligata, lo spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina più “paradiso artificiale dei ricchi”

La Direzione Nazionale antimafia ha individuato ben diciotto famiglie camorristiche nel salernitano di cui una a Salerno
Senza considerare i “cani sciolti” della camorra dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti anche in pieno giorno e nel cuore della città

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Quante sono le spiagge libere individuate dal comune e messe a disposizione delle classi meno abbienti? Si è provveduto alla pulizia dell’arenile e all’attrezzatura per i cittadini da non considerare di serie B? Che ne pensa l’assessore comunale alle Politiche Sociali?

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Nonostante il nostro grido d’allarme, ripreso anche da altri organi di informazione, il centro cittadino continua ad essere terra di questuanti, uomini, donne e minori.
Vengono a Salerno dai comuni che confinano con la provincia di Napoli. Uno dei tanti presidi è la piazza antistante la stazione ferroviaria! Perché non si fa rispettare la legge che prevede anche il foglio di via obbligatorio per i questuanti?

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Il Consiglio Nazionale dei Giornalisti ha approvato la riforma dell’accesso alla professione. E’ prevista la laurea magistrale in giornalismo oppure una laurea triennale. In attesa della riforma, che dovrà ancora essere compiutamente esaminata , per l’accesso alla professione valgono le attuali modalità. Per gli aspiranti pubblicisti si richiede una laurea di primo livello. Requisito necessario per l’inizio dell’attività del biennio per l’iscrizione all’albo dei giornalisti

di Enzo Todaro

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