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Eda Salerno, piano per riordino rifiuti: previsti oltre 240 nuovi posti di lavoro

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Una nuova svolta storica caratterizza l’EdA Salerno, questa volta sul piano occupazionale. Dopo l’approvazione definitiva del Piano d’Ambito dell’ATO Salerno, ieri si è tenuto il tavolo di confronto con le segreterie territoriali, firmatarie del Ccnl Igiene Ambientale, sul Piano di Impatto Occupazionale, uno strumento fondamentale per il rispetto di quanto stabilito dalla legge regionale 14/2016 sul fronte del riordino del ciclo integrato dei rifiuti in Regione Campania in materia di clausole sociali.

Ad oggi l’unico tavolo di confronto con le OOSS registrato tra gli Eda campani è quello dell’ATO Salerno, con l’attuale governance di EdA. Come previsto dalla legge regionale, il Piano d’Ambito si compone anche di un Piano di Impatto Occupazionale. Non solo saranno garantiti i livelli occupazionali per i dipendenti degli ex consorzi di bacino, ma grazie alla realizzazione di nuovi impianti di trattamento/recupero dei rifiuti e all’affidamento dei servizi di igiene urbana si andranno a creare nuovi posti di lavoro.

Siamo di fronte a un momento di straordinaria importanza. Il Piano d’ambito dell’ATO Salerno infatti fungerà da volano di sviluppo per la creazione di posti di lavoro per tanti giovani operatori e per altrettanti professionisti specializzati in questioni ambientali.

Il nostro ulteriore obiettivo, accanto all’efficientamento dei servizi e all’autonomia di gestione, è infatti proprio quello di incidere sulle ricadute occupazionali, offrendo un’occasione preziosa di crescita al nostro territorio”, ha sottolineato il presidente EdA Giovanni Coscia.

L’impatto sui livelli occupazionali nella Provincia di Salerno è di portata storica perché recupera un percorso negativo imputabile alle precedenti governance politiche prima dell’insediamento dell’attuale giunta regionale.

I contenuti del Piano di Impatto Occupazionale sono di portata storica perché notevoli e significative saranno le ricadute sui risvolti occupazionali per i lavoratori degli ex Consorzi di Bacino e delle loro ex società partecipate ancora non stabilizzati e attualmente impegnati in forma precaria nei progetti del Programma Straordinario, ma importanti saranno anche le ulteriori nuove ricadute occupazionali per le future assunzioni ex novo – spiegano Erasmo Venosi, segretario provinciale Fp Cgil Salerno e Massimo Stanzione, segretario provinciale Fitcisl Salerno – Nel tavolo di confronto abbiamo infine confermato l’esigenza primaria in capo all’EdA Salerno di avviare una programmazione, presente e futura, che dovrà portare alla necessaria e fondamentale operatività dei Sub Ambito di Distretto (SAD), con la imprescindibile tutela delle attuali Società a totale controllo pubblico attualmente operanti in Provincia di Salerno e gestori del ciclo integrato dei rifiuti in alcuni importantissimi comuni”.

Nello specifico, per la gestione degli impianti pubblici di trattamento/recupero a servizio dell’ATO, è previsto che la EcoAmbiente Salerno S.p.A. – società interamente partecipata dall’EdA Salerno – dovrà procedere al reclutamento di ulteriori 128 unità, che si aggiungono agli attuali 122 dipendenti.

Per lo svolgimento dei servizi di igiene urbana nei 10 SAD in cui è stato ripartito il territorio dell’ATO, a valle dunque degli affidamenti dei servizi di servizi di spazzamento, raccolta e trasporto, si prevede di impiegare circa n. 2.480 unità di personale.

Complessivamente, per l’attuazione del Piano d’Ambito (servizi “capital intensive” e “labour intensive”) l’impatto occupazionale è di 244 unità, con un aumento del livello occupazionale del 8,93% rispetto alle gestioni esistenti.

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