Un gesto semplice ma significativo, quello di separare e conferire i rifiuti in base al loro materiale, che rende la nostra vacanza sempre più green. Un viaggio quello di Riciclaestate che per il 2023 presenta tanti sorprese e novità. Un tour itinerante quello di Legambiente che toccherà le principali località di mare della nostra regione, i comuni interni, le aree protette e gli scrigni d’arte patrimonio Unesco Da luglio a settembre volontari di Legambiente saranno presenti con nuove azioni, in numerose iniziative sulle spiagge, nelle piazze, nei principali eventi culturali campani tra cui: Ischia, San Giovanni a Piro, Pollica, Bacoli, Santa Maria di Castellabate, Meta, Vico Equense, Sorrento, Agropoli e Paestum, con laboratori didattici, info point, materiale informativo per fare chiarezza sul corretto conferimento e accompagnare cittadini e turisti a fare meglio per aumentare la qualità e ridurre la produzione dei rifiuti e per sollecitare le amministrazioni ad introdurre tutti gli strumenti necessari per migliorare la loro gestione locale.
“La Campania non è solo terra di turismo balneare ma anche uno scrigno di paesaggi, cultura e luoghi da tutelare – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – che rappresentano un richiamo irresistibile per un turismo locale, nazionale e straniero. Ecco che Riciclaestate si trasforma nuovamente continuando non solo a concentrare la propria attenzione sulle aree costiere con il turismo balneare ma anche nelle aree interne, nei parchi naturali, nelle località d’arte, analizzando le performance di raccolta differenziata anche dei comuni dei parchi regionali e nazionali e dei comuni UNESCO.
Allargare lo sguardo all’analisi della gestione dei rifiuti anche per le aree interne, nei territori di arte e di natura perché la fruizione dei luoghi negli anni si trasforma, diventando in alcuni casi più rapida, dislocandosi anche nelle aree vicine ai grandi siti di interesse, decentrificandosi, distribuendo anche in modo differente durante tutto l’anno, con la ricerca di un’offerta turistica sempre più dinamica e diversificata. Un nuovo lavoro di studio e di sensibilizzazione non solo verso i tanti turisti che trascorrono le vacanze estive attraverso la scoperta della natura, della cultura e delle biodiversità, ma anche rivolto alle amministrazioni locali che possono quindi avere uno strumento in più per migliorare le proprie performance di raccolta differenziata. “
“Come ogni anno – afferma Fabio Costarella, responsabile Piani di sviluppo al Centro-Sud di CONAI – l’estate diventa un momento in cui è necessario fare più attenzione nel differenziare correttamente i rifiuti. Occorre rispettare le modalità di raccolta, che cambiano da comune a comune e da regione a regione per via delle caratteristiche dei territori e della presenza maggiore o minore di impianti. Il nostro Paese è già leader in Europa per riciclo pro-capite, e tutto questo è possibile grazie all’impegno quotidiano dei cittadini. Un impegno che non va dimenticato durante le settimane di vacanza. Oggi è necessario raggiungere percentuali di differenziata sempre più alte, anche alla luce dei nuovi obiettivi europei: per questo ognuno deve fare la sua parte, anche nei momenti di riposo. Senza dimenticare la qualità: grandi quantità di raccolta differenziata servono a poco, se la raccolta è fatta male, in modo distratto. Siamo felici di essere ancora una volta al fianco di Legambiente per questa importante iniziativa estiva: sensibilizzare cittadini e turisti in questo periodo è un’attività di tutela ambientale che riveste un’importanza sempre più grande”.
Summer Hit Comuni Costieri
Anche per questa edizione di Riciclaestate, Legambiente Campania stila la sua speciale Summer Hit misurando le performance dei comuni costieri in tema di gestione dei rifiuti e lo fa sempre attraverso l’indice sperimentale di Riciclaestate (IRE) uno strumento innovativo, made in Campania, per valutare la gestione di rifiuti in termini di resa della raccolta differenziata in un mese, come quello di agosto, maggiormente dedicato alle ferie e alle vacanze turistiche. L’indice integra combinandoli diversi indicatori, come la variazione nella produzione dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata nel mese di agosto, restituendo una sintesi della performance complessiva. Sono 60 i comuni costieri in Campania distribuiti tra le province di Caserta, Napoli e Salerno con una popolazione residente di oltre 2 milioni di abitanti. L’analisi e lo studio delle performance della raccolta differenziata nell’estate del 2022, è stata effettuata su 54 comuni, pari al 90% del totale dei comuni costieri, sulla base dei dati disponibili, che si precisa ancora possono essere suscettibili di cambiamenti poiché sono in fase di validazione. Partendo dai tre indicatori viene calcolato l’indice sperimentale di Riciclaestate IRE che permette quindi di confrontare le diverse performance estive della raccolta differenzia utile per stilare la speciale Summer Hit.
Tra i comuni con il più alto valore dell’indice IRE troviamo il comune di Montecorice, in provincia di Salerno con un punteggio 3,98 in cui si registra un aumento importante della produzione dei rifiuti nel mese di agosto e della raccolta differenziata che raggiunge il valore del 96,7%. Segue poi il Comune di Cetara con un punteggio dell’indice IRE di 3, dove anche in questo caso si registra un aumento sia della produzione dei rifiuti sia della RD, pari al 87,8%. Terzo posto per Casal Velino con indice IRE pari a 2,86 dove anche in questo caso si registra un aumento sia della produzione dei rifiuti sia della RD, pari al 84,02%. Tra in Comuni che hanno registrato invece i valori più bassi dell’indice IRE troviamo invece il Comune di Castel Volturno, con un punteggio di -3,35 nel quale si registra un aumento della produzione dei rifiuti ma una diminuzione importante della RD che raggiunge il valore del 22,6%. Tra i comuni sotto i 5.000 abitanti, insieme alle già citate performance di Montecorice e Cetara troviamo anche gli ottimi risultati dei comuni di Pollica e Atrani. Per i comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti si evidenziano in particolare i comuni di Casal Velino, Camerota e Massa Lubrense. Per i comuni sopra i 15.000 abitanti si evidenzia i risultati importanti dei comuni di Bacoli, Vico Equense e Salerno.
In termini della variazione del quantitativo dei rifiuti prodotti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile annuo, un indicatore indiretto dell’afflusso turistico nelle diverse aree analizzate, possiamo vedere come siano ben 48 i comuni, pari al 89% di quelli analizzati, in cui si registrano aumenti complessivi delle kg di rifiuti prodotti. Sono 26 i comuni nella provincia di Salerno (pari al 96% del campione analizzato) che hanno fatto registrare nel mese di agosto un aumento della produzione dei rifiuti, mentre sono 16 quelli presenti nella provincia di Napoli (pari all’ 78%) e infine sono 4, pari al 100%, quelli presenti nella provincia di Caserta. Senza esprimere un giudizio di merito, in termini di maggiori aumenti della produzione dei rifiuti nel mese di agosto, per la provincia di Salerno troviamo il Comune di Montecorice che ha fatto registrare un incremento del 231% rispetto alla normale produzione media mensile annua, seguito poi dal Comune di Pollica con un aumento del 157% e dal Comune di Camerota, con un aumento di 145% rispetto la produzione mensile media. Per la provincia di Napoli, è il Comune di Serrara Fontana, quello che mostra gli incrementi maggiori nella produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto alla media mensile, con un aumento di 60%, segue poi il Comune di Lacco Ameno con un aumento del 55% e il Comune di Capri, con un aumento di una 50% rispetto alla media mensile annua. Infine, per la provincia di Caserta dove tutti i comuni costieri mostrano incrementi della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile, è il Comune di Cellole quello che evidenzia il tasso di incremento più elevato con un aumento di 100%, seguito poi dal Comune di Sessa Aurunca con un aumento del 69%, da quello di Mondragone con il 47%.
Aree protette nazionali e regionali
Sono 225 i Comuni in Campania che fanno parte di un parco nazionale o regionale. Aree costiere e aree interne strategiche per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e della biodiversità dei luoghi. Quest’anno Riciclaestate prova a testare l’indice IRE calcolando, per il mese di agosto, la performance estiva anche per questi luoghi. Lo fa considerando non il singolo comune ma analizzando invece l’intero aggregato dei comuni facente parte di quel parco, considerando questo come un unico insieme e un unico ecosistema. Sulla base dei dati disponibili l’analisi sull’indice di IRE è stata effettuata su 189 comuni, pari all’84% del totale di quelli facenti parte di parchi naturali. Tra i 10 parchi presenti in Campania quattro di questi raggiungono, una percentuale di raccolta differenziata, nel mese di agosto, superiore al 65%, con il Parco regionale del Taburno – Camposauro che raggiunge il valore di 76,1%, risultato più alto in RD% tra i diversi aggregati parco. In termini di variazione della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al valore della media mensile, senza esprimere giudizi di merito, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni mostra l’incremento più elevato con un aumento di 77% rispetto al valore medio mensile, seguito poi dal Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano con 50%. È interessante osservare come 8 parchi su 10 mostrino un aumento della produzione dei rifiuti nel mese di agosto rispetto al dato medio mensile, con un incremento complessivo del 25%, un indicatore importante che mostra come le aree naturali siano interessanti all’afflusso di turisti anche nel mese di agosto. Analizzando, infine, la performance estiva partendo dai tre indicatori, possiamo osservare come il Parco Regionale Taburno Camposauro evidenzi il più alto valore dell’indice IRE con un punteggio di 1,982, seguito poi dal Parco Nazione del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con un punteggio di 1,978, dal Parco Regionale del Partenio con 1,57
Aree Unesco
La Campania è tra le regioni italiane in cui insistono il maggior numero di siti e aree patrimonio UNESCO. Questi rappresentano una inestimabile eredità del passato che, attraverso la tutela e la valorizzazione, trasmettiamo alle generazioni future. Un nostro patrimonio culturale e naturale salvaguardato che diventa anche un importante catalizzatore per il turismo, non solo locale. Complessivamente in Campania si contano 10 patrimoni di cui 6 luoghi e 4 beni immateriali. Per questa edizione di Riciclaestate abbiamo analizzato, attraverso il nostro indice IRE, le performance dei comuni in cui insistono i patrimoni UNESCO, focalizzando la nostra attenzione unicamente nei 6 luoghi visitabili dai turisti. Per i 4 patrimoni: Costiera Amalfitana, Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, per il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula e, infine, per Il Palazzo Reale di Caserta, L’Acquedotto Vanvitelliano e il Complesso di San Leucio sono stati considerati come quattro aree uniche e i dati dei singoli comuni utili all’analisi della performance sono stati quindi aggregati. L’idea di questa analisi non è quella di creare un confronto tra le diverse aree UNESCO che per estensione, numero di comuni, caratteristiche dei diversi siti, risultano più che mai diversificate ma è quella di poter mostrare il flusso turistico che investe anche questi territori e analizzare la tenuta della raccolta differenziata. La Summer Hit della performance vede i comuni del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, Paestum, Velia e la Certosa di Padula con il punteggio più alto con 1,97 seguito poi da Benevento con la sua chiesa di Santa Sofia con un punteggio di 1,24 e Costiera Amalfitana con indice IRE pari 0,38.