E così – grazie ad una serie di accertamenti – come la analisi dei filmati estratti dagli impianti di videosorveglianza ma anche ad alcune intercettazioni telefoniche ed ambientali – gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’organigramma dell’organizzazione dedita alla commissione di rapine.
Colpi messi a segno tra febbraip dello scorso anno e febbraio scorso in alcuni uffici postali delle province di Napoli, Caserta e Salerno.
Ma non solo. Nel mirino dei rapinatori sono finite anche due agenzie bancarie dalle quali sono state portate via diverse centinaia di migliaia di euro.
Per gli investigatori capo e promotore dell’organizzazione, che aveva base a Napoli, era Vincenzo Esposito, 59 anni, detto il ‘francese’, che però all’epoca dei fatti era agli arresti domiciliari.
Esposito è stato in passato già destinatario di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale di Napoli ed eseguito nel mese di aprile del 2022 dalla Squadra Mobile di Napoli e dal Ros dei Carabinieri di Napoli, in quanto indiziato, insieme ad altri cinque persone, a vario titolo, del furto e della ricettazione del preziosissimo dipinto riproducente l’icona il Cristo Benedicente, meglio conosciuto come “Salvator Mundi”, attribuito alla Scuola di Leonardo Da Vinci, risalente al XVI secolo.
Inoltre, il 15 febbraio scorso, si era sottratto all’ordine di esecuzione emesso dalla Procura di Benevento – Ufficio Esecuzioni Penali – a seguito di revoca della detenzione domiciliare disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli, dovendo espiare la pena residua di 25 anni e 4 mesi di reclusione. È stato rintracciato lo scorso 22 Marzo a Casoria (Na) da personale della Squadra Mobile.
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