I valori riscontrati sono tutti inferiori ai limiti di legge. I risultati dei prelievi, effettuati nelle acque di balneazione “Posillipo”, “Donn’Anna”, “Lungomare Caracciolo”, “Via Partenope” e “Piazza Nazario Sauro” e pubblicati sul sito dell’Agenzia nella sezione Balneazione, non evidenziano dunque presenza di contaminazione fecale, rappresentando un’ulteriore indicazione utile a ricondurre il fenomeno a una fioritura microalgale.
Nel corso degli ulteriori sopralluoghi svolti ieri lungo il litorale di Napoli, l’acqua di mare si presentava nettamente stratificata con in particolare i primi 5/7 metri caratterizzati da colorazione verde, da alte temperature (28.5 – 29.58°C), da una salinità di circa 36 grammi/litro, anomala per la stagione che di norma registra sempre salinità di 38 grammi/litro, da alta torbidità e da una concentrazione di clorofilla ‘a’ tra 2 e 3.5 microgrammi/litro, che induce ad una sovrasaturazione di ossigeno. Tali caratteristiche confermano ulteriormente le indicazioni espresse nei precedenti comunicati, circa l’origine del fenomeno da collegare alle particolari condizioni meteo-marine in atto.