“A causa della carenza di personale, si favorisce un incremento dei rischi in genere, esponendolo ad un significativo rischio di stress, che aumenta il verificarsi di errori e danni a carico dell’utenza, mancata appropriatezza delle cure e sicurezza, creando condizioni di estremo disagio”, ha detto Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno. “Il personale si trova a svolgere turni di lavoro prolungati, talvolta rinunciando al riposo, con ripercussioni sia dal punto di vista della performance lavorativa che del proprio benessere psicofisico e famigliare. Infatti ad oggi il personale non è sufficiente a garantire la copertura dei turni, pertanto è costretto a prolungare il turno di lavoro in regime di straordinario”.
Per la Fials, che ha segnato il caso ai vertici dell’Asl Salerno, si vede venir meno, oltre al mancato inserimento di nuovo personale, anche il rinvio della liquidazione delle ore di straordinario già effettuate nei mesi di maggio e giugno scorsi, così come indicato dalla disposizione dello scorso 7 luglio.
“Riteniamo tale modalità assolutamente inaccettabile in quanto si tratta di prestazioni lavorative già effettuate che necessariamente devono essere pagate, in quanto effettuate prima della disposizione in oggetto. L’attuale “fotografia” rappresentata, con l’esubero delle ore del budget assegnato per il 2023 per il lavoro straordinario, rappresenta, se confermato, una gravissima condizione alquanto fallimentare dei dirigenti responsabili, ovviamente, se confermata. Pertanto, come Fials provinciale chiediamo incontro urgente, al fine di garantire un servizio efficiente ed efficace e il pagamento delle ore di straordinario preventivamente autorizzate relative alle mensilità di maggio e giugno scorsi”.