Dal punto di vista della creazione di una “polisportiva”, il modello aziendale da seguire dovrebbe essere individuato nelle strategie societarie del Barcellona e Real Madrid.
La prossima stagione sportiva 2023/24, riservata agli “sport di squadra”, vede già la città di Salerno, rappresentata nelle massime competizioni nazionali dai seguenti club: U.S. Salernitana 1919 (serie A), Jomy Pdo Salerno (serie A/1), Club Scherma Salerno (serie A/1), Ginnastica Salerno (serie A/1), Rari Nantes Salerno (serie A/1), Circolo Canottieri Irno (serie A/1) ,Genea Lanzara (serie A/2), Rari Nantes Arechi (serie A/2), Roller Salerno (serie A/2), Salernitana Calcio Femminile (serie A/2).
Salernitana Sporting in occasione della 14° edizione di “Salerno Sport Day Awards”, svoltasi lo scorsa giovedi 22 giugno al Circolo Canottieri Irno di Salerno, al fine di soddisfare un progetto aziendale di “sport city community” , ha proposto la candidatura di Salerno quale “Citta Europea dello sport 2028”.
Attraverso questa iniziativa, per un intero anno, Salerno assurgerebbe agli onori della cronaca sportiva nazionale, attirando l’attenzione sul proprio territorio, (mediante l’organizzazione di eventi e meeting dedicati agli “sport migliori” della città”) di societa’ sportive , aziende sponsor e tifosi degli sport migliori
Salerno Città Europea dello Sport 2028: ma qual è il ritorno socio-economico per la “community salernitana”?
L’analisi di redditività di tale progetto si può esplicitare, innanzitutto, attraverso il “ROI” (Return on Investment) che rappresenta uno degli indicatori di bilancio più importanti per valutare la profittabilità dell’investimento, dato che calcola il rendimento ottenuto in base al capitale investito.
Il calcolo del ROI, per essere indicativo del “business” proposto, dovrà essere accompagnato da altri indicatori relativi alla dimensione patrimoniale ed economica, nonché sociale ed ambientale consentendo, così, una valutazione complessiva dell’impatto di tale iniziativa sul territorio della città di Salerno.
In termini di “ricavi turistici”, con un significativo aumento del PIL cittadino, si ipotizza un aumento dei seguenti “indicatori”: spese voluttuarie, ristoranti, alberghi e strutture ricettive ed extra-ricettive, spesa media pro-capite dei tifosi in trasferta, altre forme di ristorazione.
Le “ricadute economiche” dell’evento “Salerno città europea dello sport” porterebbero ad un significativo accrescimento del valore del “brand” e la visibilità a livello nazionale della nostra città e delle due costiere (amalfitana e cilentana) spiccherebbe con la relativa affermazione delle rispettive risorse ed eccellenze, di natura culturale, gastronomica, turistica, paesaggistica, delle tradizione locali
Sport migliori in “joint venture” per vincere la sfida di Salerno Citta’ Europea dello Sport 2028?
Antonio Sanges dottore commercialista
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