Sarà Eboli, cuore pulsante della piana del Sele, la prima città della provincia di Salerno ad ospitare la presentazione dell’ultimo libro di Gaetano Quagliariello “Scusa papà ma tifo Napoli” dopo la mancata presentazione a Salerno a causa delle polemiche sollevate dal consigliere Roberto Celano e da alcuni tifosi granata. L’evento è organizzato dal Club Napoli 1926 Eboli che, dopo il grande successo della festa scudetto in piazza della Repubblica, ha deciso di regalare un nuovo momento di incontenibile passione ai tifosi del Napoli e non solo. Infatti, attraverso le pagine del libro di Quagliariello, uno scrigno di ricordi familiari e personali, i lettori hanno l’opportunità di aggiungere colore alle cartoline di un’Italia sbiadita sulla carta, ma ancora viva e brillante nei cuori di tanti, a par- tire dal 1965. Essere napoletano è difficile. Essere napoletano a Bari e poi a Parigi è assai complicato. Essere napoletano con un padre juventino è impossibile o quasi. Quagliariello, già giornalista, senatore, mini- stro, professore universitario, fondatore e past president del Napoli club Parlamento, ma soprattutto tifoso, è riuscito anche in questa impresa e oggi con orgoglio porta appuntato in petto il terzo scudetto. “Papà scusa ma tifo Napoli” è il racconto di un tifoso che partecipa, trascinato dall’onda del pathos, ai fallimenti e ai successi della sua squadra del cuore. E’ l’acquisizione della consapevolezza che per quanto la vita potesse spingerlo lontano dal Regno di Napoli ad esso continuava a restare avvinghiato mani, piedi, cuore e penna, fino ad oggi. L’incontro con Maradona sugella un amore che non conosce tempo né stagioni. «Questo momento letterario è stato voluto fortemente dai soci del Club- spiega Luigi Viscovo, presidente del Club Napoli 1926 Eboli- per ribadire ancora una volta che l’amore per i colori bianco azzurri non conosce confini. Appartenere a questa maglia va ben oltre il concetto di appartenenza geo- grafica: è un fatto viscerale, essenziale e indispensabile. Ma v’è di più. Amare Napoli non significa in alcun modo rinnegare le proprie radici. Abitare a Salerno o nella sua provincia non può rappresen- tare alcun ostacolo, non può e non deve essere discrimi- nante. Chi ama lo sport com- prende. Chi ama il Napoli lo sa».
«Il messaggio è chiaro – afferma avv. Edoardo Sessa, socio del club – il calcio, e più in generale lo sport è aggregazione, con cui si apprende il significato di lealtà e nello stesso tempo di sana compe- titiva’, ma sempre nel rispetto dell’avversario a prescindere dei colori per cui si tifa. Lo sport unisce, abbatte le barriere fisiche e mentali. Quindi Il club Napoli Eboli Con la presentazione del libro del- l’onorevole Quagliariello qui ad Eboli ha voluto trasmet- tere il significato che lo sport non deve mai porre confini territoriali».
Fonte Le Cronache
Fate quello che volete, a noi non interessa…..
Hanno organizzato la festa prima di giocare con noi senza rispetto, hanno spostato la gara a loro piacimento, oltre 60000 tifosi allo stadio ci hanno augurato di restare in serie B, ci sono rimasti malissimo grazie alla mutanda regalatagli da Dia, non hanno gradito i nostri festeggiamenti per il pareggio conquistato meritatamente, hanno dovuto rinviare la festa…..
Noi non siamo napoletani, senza offesa……
Noi siamo Pisciaiuoli…..