In uno scenario naturale e spettacolare, dal fiordo di Furore, il più grande spettacolo di tuffi per un trentennio è andato in scena da una delle perle della Divina organizzato alla perfezione con competenza e professionalità dalla famiglia Varese. Poi l’oblio. E’ scomparso nel nulla nel silenzio e nell’indifferenza generale di chi ha perso un modello organizzativo, gestionale e di richiamo turistico copiato poi da altre realtà italiane e non. E’ il caso di Polignano per fare un nome di una città che ha avuto ed ha una saggezza amministrativa o di Trieste dove in queste ore in piazza Unità d’Italia è stata montata una torre metallica alta una trentina di metri su una piattaforma galleggiante ormeggiata proprio davanti a piazza Unità d’Italia.
E’ la torre realizzata per la prima edizione di “Trieste Cliff Diving”, la manifestazione dei tuffi dalle grandi altezze. Benché non si tratti proprio di uno scorcio naturale, dove di solito si disputa questo tipo di competizione – si legge sui giornali del Nord – , la suggestione è ugualmente mozzafiato, sia per chi si lancia sia per chi segue le acrobazie da terra.
Ecco leggere che altrove ci invidiavano lo scorcio naturale per i tuffi dalle grandi altezze, leggere che si è clonato quell’evento, leggere che la manifestazione richiama migliaia di persone e turisti da ogni parte, fa sorgere più di un interrogativo. Perchè il salernitano ha perso questa manifestazione? Perchè nessuno ha fatto niente per richiamare chi ha portato per anni ed anni questo evento nel cuore della Costiera? Perchè non ri punta di nuovo su questa manifestazione? Possibile che nessuno si renda conto della grande occasione persa a vantaggio di altre città, soprattutto del nord, che hanno copiato l’evento?