Dell’ultima esibizione dei Münchner Philharmoniker in Villa Rufolo le immagini sono in bianco e nero. Correva l’anno 1964 e il programma che venne eseguito in quella occasione fu ovviamente wagneriano come wagneriana è stata la prima pagina scelta dal maestro Andrés Orozco-Estrada per riannodare i fili tra una delle più prestigiose orchestre tedesche e la Città della musica.
L’Ouverture del Tannhäuser ha fatto da prologo ad un concerto formidabile nel quale l’orchestra ha brillato in tutte le sezioni per compattezza di suono e precisione. Il neo Direttore Principale dell’Orchestra Nazionale della RAI, ha guidato la formazione con autorevolezza confermando ancora una volta la sua levatura internazionale.
Prima dell’intervallo a strappare applausi è stato Lukas Sternath, solista nel Concerto per pianoforte in la minore, op.16 di Edvard Grieg. Austriaco, allievo di Igor Levit, virtuoso dello strumento ha dato sfoggio di tecnica ineccepibile in un’interpretazione di grande livello.
Nella seconda parte della serata due pagine celeberrime come il Don Giovanni di Strauss e l’Ouverture-fantasia da Romeo e Giulietta di Cajkovskij che hanno stregato la platea gremita di Ravello trascinata da Andrés Orozco-Estrada nei due bis. Tutti in piedi per l’Overture della Carmen di Bizet e per il finale dell’Ouverture del Guillaume Tell di Rossini. (ph Kidea)
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