In migliaia al forno di Madison che, in collaborazione con l’AIC, Associazione Italiana Celiachia, ha permesso di mangiare la pizza anche alle persone affette da questa malattia; difficile invece quantificare il numero di quelle prodotte dal forno nel privè che, ogni sera, ha deliziato il palato di artisti, autorità e ospiti, anche, a sorpresa, con degli ottimi primi piatti.
Nello squadrone degli oltre 200 c’erano anche i 40 ragazzi dell’Istituto Alberghiero Virtuoso di Salerno, altra collaborazione fortemente voluta dal patron Falcone, d’accordo con la dirigente Ornella Pellegrino. Nell’ambito del progetto alternanza scuola – lavoro la kermesse si è avvalsa degli studenti coordinati dal professore Roberto Russo, consentendo loro di vivere un’esperienza didattica perfettamente nelle loro corde.
Santoro Creative Hub, partner della comunicazione digitale, restituisce dati social particolarmente significativi: oltre un milione e 700 impression, più di 70mila interazioni e una copertura 1 milione di persone tra Instagram e Facebook. A raccontare la Festa della Pizza attraverso le immagini è stato il fotografo Giuliano Barra.
Sul palco, oltre a 6 band (tra cui Dambro battezzato proprio sul palco della Festa della Pizza) e 8 scuole di danza, si sono alternati 8 big: Dadà, Davide De Marinis, Lele Blade, Chiara Galiazzo, Napoleone, i Neri per Caso, Ciccio Merolla e LDA. «Salerno mi rilassa perché sta ncopp ‘o mar», ha detto Luca D’Alessio sul palco della Festa riconoscendo nello slang dialettale il comune denominatore tra Salerno e Napoli. All’ovazione del pubblico segue una carrellata dei suoi brani più celebri e il saluto finale: «Non è la mia prima volta qui, ho tanti amici salernitani con i quali sono cresciuto e sono ancora in contatto. Qui si respira passione, l’ingrediente necessario per ogni mestiere. La mia pizza preferita? Margherita, salsiccia e friarielli e diavola», chiosa il figlio di Gigi D’Alessio.
Tre i premi consegnati ieri sera: a Maurizio Falcone, dall’azienda Caramico, come “Organizzatore dell’anno”; a Pippo Pelo, da 3em Terza Età Multiservice, come “Volto simbolo della Festa della Pizza” e ad Adriana Petro, da Santoro Creative hub, come “Presentatrice storica della Festa della Pizza”.
Tra gli avventori anche australiani, olandesi e spagnoli a passeggio lungo il fiume allestito secondo l’idea del designer Gino Bardese. «Il finale è importante, bisogna lasciare un buon ricordo per tornare.
Tra gli avventori anche australiani, olandesi e spagnoli a passeggio lungo il fiume allestito secondo l’idea del designer Gino Bardese. «Il finale è importante, bisogna lasciare un buon ricordo per tornare.
La squadra di 14 anni fa è la stessa di oggi ed è fondamentale: i rapporti e la passione sono la forza di questo evento. Solo così riusciamo a trasmettere quello in cui crediamo. Ci siamo mantenuti in allenamento con tappe fuori regione ma il ritorno a casa ci voleva e i numeri registrati ci consentono di lavorare all’edizione 2024. Inoltre, sulla scia delle iniziative già messe in campo negli anni sul Lungotevere a Roma, quest’anno con la Festa della Pizza, per la prima volta, abbiamo restituito alla città la passeggiata sul Lungo Fiume Irno. Qui, con piante di ogni genere e tipo abbiamo allestito il red carpet, uno spazio bomboniera per la città che, come già detto, è tra le capitali del turismo», ha detto Maurizio Falcone.
La Festa, ideata da Maurizio Falcone, organizzata dall’Associazione Alimenta con Effe Emme Eventi è stata realizzata con il patrocinio di Regione Campania, Provincia, Comune, Camera di Commercio e CNA di Salerno, ONMIC, HUMANITAS e AiC Campania. Importante il sostegno di: Radio kiss Kiss, Santoro Creative Hub, Molini Pizzuti, La Torrente, Coca Cola, Birra Peroni, Forni Artistica Mediterranea, Humankey (Main Sponsor) e Cooper Pul, RHC Maintenance & Service, Carrino Noleggi, Pavar Attrezzature, Punto Legno Store, Caseificio Ilka, Dacam Enginering, Saledil, I Casola, Teloni Picariello, Naddeo Porte, LCA Legnami (Sponsor Tecnici).