Il suddetto evento veniva realizzato grazie ad un contributo Regionale ( da circa 130.000 euro a circa 170 mila euro) di partecipazione ad un bando pubblico. Sta’ di fatto che questo bando ad oggi, non è stato più pubblicato! Quindi è evidente l’impossibilità di partecipare ad un bando pubblico per ottenere le risorse per fare la manifestazione!
Preme sottolineare che come tutti sapete gli anni 2020 e 2021 e parzialmente il 2022 sono stati interessati dalla più grande emergenza sanitaria che il mondo ricordi!
Quale manifestazione Marmeeting si poteva svolgere in questi anni? E quale manifestazione Marmeeting si sarebbe potuta realizzare con il Fiordo di Furore chiuso? Si rammenta che non è stata questa amministrazione a chiudere il Fiordo. Questa amministrazione lo ha riaperto ancorché parzialmente nel 2021! Lo scrive in una nota, inviata alla nostra redazione, il sindaco di Furore Giovanni Milo che aggiunge:
Nel merito è bene chiarire – prosegue il promo cittadino di Furore – che per i Marmeeting degli anni precedenti il Comune di Furore durante la nostra amministrazione ha dovuto impiegare risorse comunali per colmare posizioni debitorie lasciate impagate negli anni precedenti oltre alla quota di cofinanziamento già a carico del Comune per un importo di euro 10.000,00. Come si suol dire: non si fanno le nozze con i fichi secchi! Nonostante la mancanza di possibilità di finanziamento e l’emergenza sanitaria, questa amministrazione comunale ha più volte tentato di interloquire con la società privata che si occupava dell’evento, ma senza avere mai riscontro.
Più volte si è dato notizia infondate anche alla stampa dell’organizzazione dell’evento in altro comune della costa d’Amalfi. L’evento non si è svolto. L’evento di Polignano a Mare in Puglia, che pure viene subdolamente indicato non ha in alcun modo sostituito il nostro evento, tanto è vero che il “Red Bull Cliff Diving World Series” è un evento pugliese nato già nel 2009 quando anche a Furore contemporaneamente si svolgeva il Mar meeting. (Basta andare su Wikipedia per averne conferma).
Anche il “Cliff Diving” di Trieste è un evento che nulla ha a che fare con il Marmeeting di Furore! Oltretutto si svolgono in altre Regioni! Questa amministrazione è occupata, tra l’altro, a definire il percorso organizzativo e anche di richiesta di finanziamento, per la realizzazione del cd. “Marmeeting”, nell’anno 2024!”
LA NOTA DELLA REDAZIONE. Nessuno ha mai pensato di poter far svolgere un evento in piena pandemia. Nessuno ha mai pensato che Polignano, Trieste o gli altri luoghi d’Italia o del mondo abbiano scippato quello che può essere fatto solo a Furore perchè il Fiordo è Furore. Nessuno ha attribuito responsabilità dirette all’amministrazione sulla chiusura del Fiordo come nessuno si sogna di immaginare che un evento di tale portata si possa fare con i fichi secchi (senza soldi). Ma I tuffi dalle grandi altezze, lo sa bene il Sindaco, rappresentano una grande opportunità non solo per Furore, per la sua comunità ma per tutta la Costiera Amalfitana e l’intera Regione Campania. Spesso assistiamo (non c’entra il Comune di Furore) ad eventi di dubbio gusto che godono di sostanziosi finanziamenti pubblici ma che non portano nulla in termini di ricaduta economica e di visibilità per i territori che li ospitano. L’auspicio è che la nota del sindaco Giovanni Milo che si conclude con un impegno importante messo nero su bianco (“Questa amministrazione è occupata, tra l’altro, a definire il percorso organizzativo e anche di richiesta di finanziamento, per la realizzazione del cd. “Marmeeting”, nell’anno 2024!”) possa realmente concretizzarsi per fare nuovamente di Furore la capitale dei tuffi dalle grandi altezze dal trampolino naturale del Fiordo che tutto il mondo invidia a Furore ed alla Campania. Lo spirito battagliero del primo cittadino ci induce all’ottimismo come siamo fiduciosi sulla bontà delle iniziative messe in campo da tutti per ridare a Furore quella marcia in più per spiccare tra le perle della Divina.