A volte la cultura della sconfitta dovrebbe portare ad accettare diversamente i risultati. Pensare che ogni volta gli sconfitti attendano riammissioni o ripescaggi va contro lo sport e quei valori che vogliamo portare avanti anche per riavvicinare le famiglie allo stadio e al calcio. Faccio appello anche al buonsenso e alla collaborazione dei presidenti.
Qualche personaggio anche di una certa importanza si vanta d’ aver ottenuto una rateizzazione ma, pur riconoscendo i danni economici post pandemia, sono fortemente convinto che i problemi non si affrontano rinviando di qualche anno la copertura delle perdite. Per un’equa competizione occorre un atteggiamento corretto”.
Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina intervenuto ieri sera a Rivisondoli nell’ambito di una kermesse sul futuro del calcio italiano organizzata dalla Salernitana.
Gravina poi aggiunge: “Il nostro calcio naviga a vista. Non ha una visione e perciò paghiamo tante riunioni. Si discute ancora dei diritti: sono le risorse fondamentali per mandare avanti il mondo calcistico. È evidente che bisogna procedere con le riforme. Abbiamo chiuso il campionato a giugno con due immagini: una società che vince il campionato, Il Lecco ed una che saccheggia lo stadio perchè retrocessa (il Brescia). Immagine strana: oggi il Lecco è in C ed il Brescia in B. dico che è stato lanciato un messaggio che è contrario ai valori dello sport».
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