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Ravello Festival: un “eroico” Kurt Elling chiude settimana del jazz

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Chiusura “eroica” per la settimana del jazz del Ravello Festival. È toccato a Kurt Elling concludere la cinque giorni che ha visto alternarsi sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, Brad Mehldau e il suo trio storico, il duo stellare Stefano Bollani – Gonzalo Rubalcaba e i New York Voices in un’inedita formazione con la Salerno Jazz Orchestra. Eroica, viste le condizioni meteo che hanno visto già dal pomeriggio, tutta l’area della Costiera Amalfitana sferzata da un forte vento che ha provocato sulla costa una imponente mareggiata accompagnata da ingenti danni.

In una Ravello addobbata a festa per i festeggiamenti di San Pantaleone, patrono della Città, il ritorno di Kurt Elling dopo il debutto del 2018. A condividere il palco con lui Charlie Hunter con il duo polistrumentista Corey Fonville e il bassista-tastierista DJ Harrison.

Al nutrito pubblico presente in platea Elling ha presentato gran parte di SuperBlu, progetto figlio dell’interesse del cantante americano per la band Butcher Brown, che offre al progetto Harrison e Fonville, nato nell’era pandemica e pubblicato lo scorso anno grazie anche a Hunter, che ne è co-produttore. All’insegna del jazz-funk, la scaletta portato sul palco di Ravello, come da consuetudine di Elling, ha miscelato una metà di brani originali con altri di autori cari (Shorter, Chesnutt, Hubbard).

The Seed, Where To Find It, Dharma Bums ed Endless Lawns alcuni dei brani eseguiti, con il sempre istrionico e sorprendente Elling a domare il palco e in questa occasione, anche il vento. Gli applausi scroscianti sono stati, mai come in questo caso, strameritati. (ph Kidea)

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