Il progetto di restyling è stato presentato nel pomeriggio dal governatore Vincenzo De Luca, assieme ai tecnici che si sono aggiudicati la progettazione dell’opera.
“Avremo uno stadio coperto come in tutte le realtà civili”, ha spiegato l’ex sindaco di Salerno, illustrando il progetto.
“La facciata sarà coerente con quella del palazzetto dello sport da 8mila posti che sorgerà poco distante. Doteremo la struttura di un impianto fotovoltaico, ci saranno aree hospitality e 18 Sky box. La scelta progettuale, inoltre, è di fare un’unica gradinata, quindi non ci saranno più i due anelli e questo consentirà di migliorare la visibilità. Sarà uno stadio a livello dello Juventus Stadium che potrà ospitare anche eventi e tornei internazionali”.
De Luca, inoltre, ha svelato che nei locali sottostanti la Curva Sud “sorgerà il museo della Salernitana”. La capienza resterà di 35mila spettatori anche se saranno realizzati interventi negli angoli per collegare i quattro settori. “Sarà uno stadio conforme alle normative Coni e agli standard internazionali”, ha aggiunto Massimiliano Milan, amministratore delegato della Buromilan che si è aggiudicata la progettazione del nuovo Arechi.
“Abbiamo effettuato uno studio sulla visibilità in modo che tutti possano avere un’ottima visuale sul campo di gioco. Il secondo presupposto è la sostenibilità: la copertura fornirà anche energia per lo stadio quando è in uSo e per la città quando non è in uso. Non ci saranno demolizioni ma realizzeremo un nuovo stadio integrando il precedente”.
L’ingegnere salernitana Cristina Landi è, poi, entrata nel dettaglio degli interventi. “Il nuovo stadio sarà moderno, all’avanguardia e inclusivo, quindi privo di barriere architettoniche. Abbiamo ricostruito il primo anello inferiore, avvicinando il settore al campo e realizzando nuove gradinate che andranno a chiudere gli angoli in modo da trasformare lo stadio in un autentico catino. Realizzeremo 18 sky box e nuovi spazi hospitality in tribuna ovest e nelle tribune che inseriremo nei due corner”.
Per me, spendere 95 mln di euro per ristrutturare un impianto di oltre 30 anni è assurdo, senza considerare i danni che tale situazione comporta, sia ai tifosi che dovrebbero sobbsrcarsi trasferte lontane dalla propria città che, soprattutto, alla Società che potrebbe essere costretta ad accontentarsi di poche migliaia di spettatori anziché di diverse migliaia se si gioca a Salerno oppure a Benevento o addirittura a 250 km più lontano (Bari)!!!
ASSURDO
Perché non valutare, invece, di costruire un impianto ex novo nelle vicinanze dell’Arechi, così come fatto a Cagliari dove, a fianco del “vecchio ” Sant’Elia, è stato costruita, ex novo, la Unipol Domus Arena????
Nei pressi dell’attuale stadio Arechi, potrebbero essere disponibili degli spazi idonei a costruire un “Arechi 2”, (quale, ad esempio, la zone dove è attualmente presente il Volpe), così da utilizzareanchegli attuali parcheggi e la stazione della Metro.
È tanto complicato valutare una soluzione del genere?
Ripeto: i tempi si accorgerebbe di molto, la Società e i tifosi non andrebbero incontro a grandi disagi o danni economici, la squadra continuerebbe a giocare di fronte ai propri tifosi e, forse, non si spenderebbe la cifra ipotizzata di circa 100 (cento) milioni…
Questa è la mia proposta. A chi deve decidere, le successive valutazioni
la scusa per far giocare la salernitana fuori.
Costruire in un’altra parte un nuovo parco-stadio e continuare a tenere l’arechi.