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Salernitana: uno dei punti fermi della squadra è lo stakanovista Bradaric

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Se c’è un insostituibile oggi nella Salernitana quello è probabilmente Domagoj Bradaric. Non foss’altro per il fatto che, come accaduto anche nella passata stagione, al momento in rosa non c’è un altro mancino che possa giocare a tutta fascia. Lo scorso anno il croato è stato uno degli stakanovisti del gruppo. Giunto dal Lille, con cui aveva raccolto quasi 60 presenze in Ligue 1 nonostante la giovane età, dopo essersi messo in luce nelle amichevoli estive, il mancino di Spalato andò incontro a noie muscolari proprio nel corso dell’ultimo test pre-campionato col Galatasaray, profondendo il massimo sforzo in un tentativo di recupero. Dopo cure e lavoro differenziato, con Nicola chiamato a centellinarne l’impiego per evitare ricadute, Bradaric andò incontro ad un piccolo contrattempo pure alla vigilia del suo debutto da titolare. Ma proprio dal match in casa della Lazio, dove regalò un assist al bacio a Dia, iniziò effettivamente l’avventura del croato in maglia granata. Nel suo primo anno a Salerno, il prodotto del vivaio dell’Hajduk Spalato ha raccolto 31 gettoni di presenza, ha sfornato 3 assist e con 2.250 minuti trascorsi in campo è entrato nella top five dei giocatori più impiegati (alle spalle solo di Coulibaly, Candreva, Dia e Vilhena). Bradaric, che oggi ha una valutazione di mercato di 7 milioni di euro, si è rivelato un acquisto estremamente azzeccato, un’intuizione del diesse De Sanctis. Sotto contratto fino al 2026, il mancino croato vuole confermarsi ad alti livelli, stavolta sin dall’inizio della stagione.
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