Partenze segnate dal caldo con la previsione del bollino arancione per le alte temperature in 10 capoluoghi di provincia. Il mese di agosto, dedicato tradizionalmente a vacanze e gite, registra quest’anno una netta preferenza sulle mete nazionali spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone.
Fra coloro che viaggiano, c’è anche una quota del 29% di italiani che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero nonostante i timori legati alla problematica situazione internazionale con il conflitto in Ucraina.
Per la maggioranza degli italiani in viaggio (50%) la durata della vacanza è inferiore alla settimana mentre per quasi un italiano su tre (25%) è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. In piena estate è il mare a fare la parte del leone con agosto che fa segnare tradizionalmente i listini più cari per alloggio, vitto e pure ombrelloni e lettini, ma che quest’anno risentono del balzo dell’inflazione con aumenti dei prezzi che riguardano tutti gli aspetti della vacanza, a partire dal viaggio.
Particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere una Italia cosiddetta minore dai parchi alla campagna, dalla montagna sino ai piccoli borghi che ben il 72% degli italiani in vacanza dichiara di visitarli magari pure solo con una gita in giornata. Molto gettonati secondo Terranostra e Campagna Amica i 25mila agriturismi presenti nel Belpaese spinti dalla ricerca di un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.
Nel corso di questa estate, secondo la Coldiretti, il cibo è la voce più importante del budget della vacanza in Italia con 1/3 della spesa turistica destinato alla tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di convivialità. Il turismo enogastronomico rappresenta un mercato di sbocco privilegiato delle specialità alimentari locali, ma pure un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia nazionale dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica ed occupazionale.
di Tony Ardito
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