L’assessore Adinolfi ha poi chiarito che è stato necessario sostituire l’introduzione dei diritti di imbarco con un lieve aumento dell’addizionale comunale Irpef ma è solo per quest’anno. «Dal prossimo quando riuscire ad introdurre la tassa d’imbarco toglieremo questo aumento dell’addizionale Irpef ma dipendono da circostanze esterne che noi non possiamo controllare – ha aggiunto l’assessore al Bilancio –
Queste difficoltà l’hanno avuto tutti i comuni che hanno aderito al patto, noi siamo più avanzi. Ci sarà una regia esterna e noi quello che potevamo fare l’abbiamo fatto». Rispetto ai servizi a domanda individuale il Comune conferma le tariffe dello scorso anno mentre sui debiti fuori bilancio «l’importo coperto dai fondi di bilancio e risalgono a sentenze su cui stiamo intervenendo con attività strutturali – ha detto ancora l’assessore al ramo –
Non abbiamo gonfiato le entrate, sono quelle previste nel patto è una cifra raggiunta già nel 2022: siamo passati da oltre sei milioni del 2021 a oltre undici milioni nel 2022 quando abbiamo potenziato l’ufficio tributo. Otto stagisti saranno aggiunti a settembre e si raggiungerà serenamente la cifra. Ristabilisce una giusta concorrenza ed è l’asse portante. Hanno messo in dubbio la nostra capacità di rispettare il patto ma stiamo già lavorando alla relazione semestrale».
Non si è fatto attendere l’attacco del consigliere di Forza Italia, Roberto Celano riprendendo quanto messo nero su bianco dal Collegio dei Revisori dei Conti (si legge sempre su Le Cronache): «Il risultato di amministrazione deriva da entrate che non potevano essere accertate come nel caso dei terreni dell’ex finmatica che non erano nella disponibilità del Comune».
A tentare di rassicurare i cittadini il presidente della commissione Finanze Fabio Polverino: «Non c’è stato nessun falso in bilancio ma sono state rettificate delle poste in bilancio per quanto riguarda il consuntivo. Approviamo il previsionale: abbiamo avuto un notevole miglioramento per quanto riguarda la riscossione, sia coattiva sia da parte dei nostri concittadini. Abbiamo rispettato il patto Salva Città e lo faremo anche nei prossimi anni.
La tassa d’imbarco non è stata istituita perché è complessa e riguarda i rapporti con l’autorità portuale, l’impatto è di tre euro al massimo per i cittadini», ha detto. L’assessore Adinolfi ha chiarito più e più volte che i conti sarebbero in ordine, così come gli equilibri economicofinanziari. Nota positiva potrebbe essere proprio il piano delle alienazioni di immobili da cui dovrebbe giungere una boccata d’ossigeno per le casse del comune: 7 milioni già in bilancio mentre altri sette arriveranno il 2 agosto, per consentire di apportare variazioni in positivo.
«”Due milioni in più di ravvedimenti operosi sono un segnale di fiducia da parte dei cittadini, è un segno di tax compliance, di apertura dei cittadini nel contrasto all’evasione, che non è soltanto un obiettivo del Pnrr ma anche del Comune, in quanto elimina le distorsioni del mercato tra le imprese che pagano e quelle che non pagano, rafforzando la solidità della nostra adesione al Patto», ha aggiunto la docente universitaria.
A chiedere di rivedere il piano delle Alienazioni il capogruppo de La nostra Libertà Antonio Cammarota. Particolarmente duro anche il consigliere di Prima Salerno Dante Santoro che non risparmia attacchi al sindaco Napoli: «Il sindaco di Salerno è come una lumachella di Trilussa: pensa con una strisciata di bava di fare la storia pontificando di aver fatto la storia senza che si sia fatto nulla – ha detto il consigliere nel suo intervento ribadendo il suo fiato sul collo a servizio dei cittadini di Salerno che chiedono maggiori certezze in termini di servizi –
I servizi non esistono più, una città sporca come Salerno non esiste, abbiamo aliquote paragonabili in ammontare a quelle di Ginevra dove le condizioni di pulizia sono ben diverse rispetto alla nostra città. Questo bilancio non garantisce diritti e servizi ai cittadini».
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