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Disdetta dazn: gli utenti inondano di proteste il web sui prezzi dei nuovi abbonamenti

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Continuano le proteste online – e le segnalazioni ai canali dell’Associazione – dopo che la piattaforma per lo streaming sportivo Dazn ha deciso di rivedere completamente le sue politiche relative ai prezzi da offrire all’utenza, aumentandoli sensibilmente ancora una volta: ma stavolta gli utenti sul web sono letteralmente infuriati, e #disdettaDAZN anche a diversi giorni di distanza rimane l’hashtag di riferimento di questo movimento spontaneo di protesta.

La stagione, amichevoli a parte, non è ancora ufficialmente partita ma le polemiche sono già cominciate. Per i tifosi, infatti, la misura è colma: passi pure per i gravi e reiterati problemi di visione delle passate stagioni (con diverse partite interrotte, problemi di accesso e immagini a scatti che hanno portato a provvedimenti AGCOM e all’interessamento del Governo), ma gli ormai  consueti rincari estivi – in un contesto generale che già vede aumenti ovunque – in pochi sembrano disposti a mandarli giù.

La nuova strategia di prezzo di DAZN – finalizzata a spingere gli utenti a sottoscrivere abbonamenti annuali con pagamenti anticipati, mentre i canoni mensili registrano sensibili rincari per tutte le tipologie di abbonamento rispetto agli anni passati – non è infatti stata per nulla condivisa dai tifosi e ora rischia di rivoltarsi contro la piattaforma. In ogni caso, si vedrà più avanti se la scelta di affidarsi a DAZN – malgrado gli innumerevoli problemi tecnici, economici, commerciali che ha causato ai tifosi italiani – sarà stata corretta.

Per la fase successiva al 2024, è necessario come non mai un supplemento di riflessione: il rischio, così, è di far allontanare le persone dal calcio una volta per tutte. Perché c’è un limite a tutto, anche alle passioni più sfrenate:  specie di fronte all’ennesimo aumento di prezzo inaccettabile, anche alla luce di quei “nuovi contenuti, tra cui rugby e basket italiano ed europeo” con cui DAZN giustifica i rialzi.

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