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Ochoa è a Salerno, un club col suo nome a Pontecagnano

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La maglia numero 13 ben piegata è stata subito indossata. Memo Ochoa è tornato a Salerno e, dopo appena due settimane di vacanza, si è immediatamente messo all’opera. Il portiere messicano, che avrà Costil come 12esimo e Fiorillo a guardargli le spalle, si è allenato al Mary Rosy in compagnia degli esuberi ed ha avviato il percorso di preparazione in vista della stagione 2023/24. Quella precedente per lui si è chiusa a metà luglio con la vittoria della Concacaf Gold Cup, la quinta messa in bacheca nel corso della sua incredibile carriera, e con una salvezza sulla quale ha messo indubbiamente il suo marchio.
Giunto a Salerno nel mercato di riparazione, dopo l’infortunio al polpaccio occorso a Sepe, Ochoa ha giocato 20 gare (per un totale di 1800 minuti trascorsi in campo), nelle quali ha firmato parate spettacolari e molto importanti per consentire alla Salernitana di conquistare i punti necessari per conseguire l’obiettivo della permanenza in Serie A. Da poco 38enne, l’estremo difensore messicano, che solo per due volte ha ceduto il testimone a Sepe (ora ai margini), salvo riprenderselo definitivamente dalla partita vinta col Monza fino al termine del campionato, ha incassato in totale 35 gol, quasi 2 di media per incontro, ma sul bilancio pesano soprattutto gli 8 rimediati a Bergamo. Sfide, stimoli, il prossimo anno Memo, che sogna il sesto Mondiale col Messico, spera di abbassare ulteriormente questo dato per consentire alla Salernitana di consolidarsi ulteriormente in Serie A.
Intanto, la settimana prossima a Pontecagnano, in via Europa, verrà inaugurato il primo club che in Italia porterà il suo nome. Gli Ochoa’s Boys sono pronti a fare proseliti.
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