Mister Shmidt (nome di fantasia per tutelarne l’anonimato) è tornato a casa da qualche settimana e si prepara ora alla sua 101a villeggiatura dopo aver trascorso sette giorni nella Stroke Unit del Cardarelli, il reparto di emergenza dedicato ai pazienti colpiti da ICTUS. Nato nel 1922 in Germania e residente in Campania ormai da molti anni, una mattina di qualche settimana fa l’anziano signore aveva accusato un grave malore in casa che lo aveva condotto a sirene spiegate al Pronto Soccorso del Cardarelli. L’accesso in Codice Rosso e i sintomi chiari, avevano fatto correre il personale della Stroke Unit nella sala TAC dove Shmidt stava effettuando l’esame. Da quel momento in poi, per circa due ore le equipe della Neurologia e della Neuroradiologia Interventistica hanno trattato il paziente sia con la terapia farmacologica, sia con le procedure che prevedono l’inserimento di un sondino nei vasi oggetto di occlusione, così da liberarli.
Dice Vincenzo Andreone direttore dell’UOC Neurologia e Stroke Unit “Le procedure che abbiamo messo in atto per il nostro paziente centenario sono le stesse che tutti i giorni adottiamo per pazienti di ogni età. Sicuramente in questo caso ci siamo mossi con maggior cautela, considerando l’età avanzata. A garantire la buona riuscita delle attività terapeutiche hanno contribuito la velocità dei familiari del paziente nel chiamare i soccorsi, la rapidità dell’intervenuto del 118, la capacità del nostro Pronto Soccorso di coinvolgerci in tempi rapidissimi, l’affiatamento e l’esperienza delle equipe della stroke unit e della Neuroradiologia Interventistica”
Il Cardarelli è tra i centri italiani con il maggior numero di trattamenti per ICTUS ogni anno; nel 2022 sono stati trattati circa 400 Ictus presso l’ospedale napoletano, nel 42% dei casi le specifiche terapie farmacologiche per la trombolisi sono state effettuate entro 40 minuti dai primi sintomi, mentre nel 63% dei casi sono state portate a termine terapie meccaniche entro i 90 minuti dall’esordio della patologia. La terapia meccanica viene eseguita dall’equipe della Neuroradiologia Interventistica diretta da Mario Muto.
Dice Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli “La gestione della salute dei pazienti anziani parte dalla cura che si ha in famiglia con il supporto continuo del medico di famiglia e della rete di assistenza territoriale per poi trovare una risposta ospedaliera solo nei casi di gravi criticità. Purtroppo nel periodo estivo le prime risposte assistenziali della famiglia e del territorio possono non bastare a dare riscontri immediati e determinano un ricorso eccessivo alle cure ospedaliere; l’invito che facciamo ancora una volta è quello di prestare cura agli anziani anche nel periodo estivo per poter garantire loro una buona condizione di salute. Ringrazio l’equipe della Stroke Unit e della Radiologia Interventistica per la rapidità e la professionalità con cui hanno trattato il caso del nostro paziente centenario”.
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