Una vicenda tragica, avvenuta mercoledì scorso, di cui solo oggi si è avuta notizia e su cui la Procura di Napoli Nord e i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe stanno cercando di fare chiarezza. Lo scrive Le Cronache
La donna, una 41enne di origine marocchina, è attualmente ricoverata all’ospedale Moscati di Aversa in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, ed è inoltre piantonata dai carabinieri in quanto non regolare sul territorio nazionale, per cui una volta che sarà dimessa dovrà essere condotta in caserma per l’identificazione.
Da fonti giudiziarie si apprende che l’attenzione per il fatto è massima e si stanno cercando di verificare eventuali responsabilità della donna, in particolare se si sia trattato di un aborto spontaneo o indotto, circostanza che potrebbe prefigurare anche il delitto di infanticidio. Al momento c’è un fascicolo aperto ma ancora alcun reato ipotizzato; si sa poi poco della donna, in particolare che è sola in Italia, che sarebbe nel Paese da qualche anno e vivrebbe da poco a Casal di Principe, almeno stando alle prime dichiarazioni fornite dalla 41enne ai carabinieri in ospedale; inoltre la donna non parla né capisce la lingua italiana, per cui i militari hanno dovuto ricorrere ad un interprete per poterle parlare.
Solo quando sarà identificata in caserma si saprà qualcosa in più sulla sua vicenda personale. Da testimoni sentiti nella zona della Chiesa di San Nicola di Bari, è emerso che la donna faceva diversi lavoretti ma senza alcun contratto di lavoro; mercoledì è stata vista da alcuni passanti mentre vagava con il sacchetto con il corpicino senza vita del figlio, così poco dopo è intervenuto il 118, i cui sanitari hanno fatto la macabra scoperta. Determinante per le indagini sarà anche l’autopsia che sarà effettuata sul feto probabilmente lunedì all’ospedale di Giugliano in Campania.
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