Le borse scoperte riproducevano fedelmente i modelli del noto marchio “Bottega Veneta”, azienda che opera nel settore dei beni di lusso e rinomata in particolare per i suoi prodotti in pelle lavorati artigianalmente, in modo da suscitare nel consumatore la stessa impressione generale del prodotto originale.
La vendita delle stesse, effettuata presso gli store e attraverso i canali social collegati al sito internet della ditta, avrebbe fruttato notevoli guadagni.
I titolari delle due attività commerciali, che erano già noti ai finanzieri di Avellino, in quanto alcuni mesi prima avevano già notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.
L’attività svolta testimonia la continua azione esercitata dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, a contrasto della diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, al fine di arginare i continui fenomeni di violazione di proprietà industriale di accessori di abbigliamento registrati da parte delle case di moda, necessari a garantire anche un’efficace protezione dei consumatori.
Fonte italia2tv.it
Commenta