Nell’ambito di una più ampia attività di riqualificazione, il Consorzio Asi di Salerno ha inteso “abbellire” una delle rotatorie più trafficate, in via Wenner, nel comune di Salerno, con un opera del maestro Pietro Lista, artista che non ha certo bisogno di presentazioni.
L’opera, intitolata i “dodici massi”, tratta il tema delle morti “bianche”. I tanti che ancora oggi perdono la vita sul posto di lavoro. Una ferità aperta nella nostra società e un punto sul quale nessuna istituzione può arretrare di un millimetro.
Aver installato un’opera con questo significato proprio al centro di una strada, in area industriale, e non in un museo o in una stanza chiusa, ha lo scopo di fungere da “monito” per adoperarci tutti, giorno dopo giorno, nel garantire dignità e sicurezza ai lavoratori, alle loro famiglie, ai loro figli.
Che poi quest’opera stimoli un dibattito e una “critica”, lascia intendere che si è colto nel segno. Piaccia o meno, un area “grigia e respingente”, regala un punto di vista al passante.
E così il Consorzio crede di aver raggiunto un piccolo risultato, sempre nel rispetto delle persone e non dimenticando mai le buone maniere e un linguaggio rispettoso. Magari, se qualcuno che esprime brutte parole, avesse approfondito il significato dell’opera, avrebbe avuto una diversa opinione.
C’è sempre tempo però per approfondire la descrizione dei “dodici massi” del maestro Lista, ma in ogni caso ci preoccuperemo di far avere una brochure al nostro critico, così da evitare inutili turpiloqui“.
E’ quanto ha scritto il Consorzio Asi Salerno in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
Sembra la merda di un gigante
Discutiamo senza ipocrisia. Un’Opera pubblica che apre ad una riflessione è di assoluto Valore. Se qualcuno la giudica banale, essenziale, povera, modesta….sappia che per il nostro scarsissimo civismo possiamo meritarci solo opere rappresentative, simboliche non essendo noi tutti capaci di rispettare l’arte preziosa. La nostra inciviltà, di giovani ed adulti, ci può concedere solo opere virtuali che possano essere riparate subito e senza costi particolari, superando in questa maniera i vandalismi continui, volontari od involontari, portati da tutti quotidianamente. Opere come la fontana di Marano e la colonna della Libertà al corso Garibaldi, il monumento di Falcone e Borsellino, la fontana dei delfini a piazza Abate Conforti, quella vanvitelliana a Largo Campo ed altro ancora sono ridotte in maniera oscena dalla incuria dei cittadini. Stiamoci zitti !!!