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Salerno: se non c’è “sold-out”, poco ci manca. Su 10 camere 8,5 sono occupate

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Piangersi addosso serve a poco, anzi a nulla. Salerno, d’estate, non sarà Rimini, ma nemmeno Valmontone, con tutto il rispetto per la cittadina del Lazio. I numeri stanno lì a parlare e dicono altro rispetto al coro greco di lamentele che si leva in città: strutture ricettive, tra alberghiere ed extralberghiere piene tra l’80 e il 90%, la lavandaia fa il conto e si accorge che su 10 camere, 8,5 sono occupate da turisti. In un noto Hotel situato in piena city, stamattina – su 45 camere a disposizione – solo 4 erano vuote e disponibili.

Se per sold-out s’intende il 100%, allora è vero: a Salerno non c’è il sold-out, ma stiamo parlando comunque di grandi numeri, di risultati straordinari nonostante le tante criticità che ci sono e che si sta provando in tutti i modi di affrontare e risolvere, quali l’innalzamento del livello dei servizi da offrire agli ospiti e quel problema legato alla manutenzione del verde pubblico e della pulizia in città che era e resta un fardello.

Per l’Assessore alle attività produttive e al Turismo, Alessandro Ferrara il quadro è tutt’altro che a tinte fosche e bisogna accogliere con soddisfazione tali risultati, raggiunti – è bene ricordarlo – in un momento storico in cui tra caro vita, caro carburante e caro tutto il resto non si è verificata una flessione se non addirittura un crollo in termini di presenze. Salerno, al contrario, tiene botta alla grande. Certo, fare turismo significa migliorare i servizi, tenere pulita la città, poter contare su un servizio di trasporto pubblico a pieno regime e non a scartamento ridotto, ma significa pure poter contare sul contributo di tutti.

Serve programmazione e unità di intenti, tutti aspettano le mosse del Comune ma i singoli operatori o le associazioni di categoria che fanno in termini di iniziative? Se continuano a sbarcare in città 7000 crocieristi alla volta, qualche motivo pur ci sarà. Salerno è diventata mèta ambita, resta solo da fare un ulteriore scatto verso il traguardo. Ma, quello, devono farlo tutti, non solo chi ci amministra. Tutti, anche il comune cittadino che getta la carta per terra ignorando il cestino.

fonte Liratv.it

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