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Nomine Asi, condanna per sindaco Canfora: «Non sono un criminale»

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«Leggendo le motivazioni, risulta ancora più evidente che la condanna si basa su dichiarazioni della cosiddetta parte offesa, che erano state ritenute non affidabili dal Procuratore generale della Corte di Cassazione. I giudici giudicanti, però, hanno avuto altro parere. Sono e mi riterrò sempre innocente». Questo il commento del sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, all’indomani del deposito delle motivazioni della Cassazione, che mesi fa aveva confermato la condanna in Appello per il primo cittadino, a 2 anni di reclusione (la pena è sospesa), per il reato di tentata concussione, insieme a Bruno Di Nesta (l’allora direttore generale della Provincia di Salerno, condannato ad 1 anno e 4 mesi).

Il commento del sindaco è stato diffuso nel pomeriggio, con il quale ha ribadito che non farà passi indietro e, dunque, non rassegnerà le dimissioni. «Non ho compiuto alcun crimine, la pena comminata è stata sospesa, alla luce della mia condotta incensurata in tutti questi anni.

Sono e mi riterrò sempre innocente. Non ho compiuto alcun crimine, la pena comminata è stata sospesa, alla luce della mia condotta incensurata in tutti questi anni.
Mi atterrò scrupolosamente a quanto dicono le leggi, a testa alta; sono lo stesso uomo che ha salvato cinque persone in mare, il medico che ha salvato centinaia di pazienti, il Sindaco che si è preso cura di questa città per 10 anni.
Il motivo è che non sapendo come battermi nelle urne, cercano di eliminarmi in altri modi.
Io sono un uomo, un marito, un padre, un nonno, un medico ed un Sindaco, non sono un criminale

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