Il Palio della Stuzza non tradisce le aspettative e regala una vigilia di Ferragosto ricca di emozioni a Santa Maria di Castellabate. A trionfare è stato Mario Rizzo, alla sua prima esperienza, dinanzi alla scogliera del lungomare Perrotti trasformatasi nell’occasione in una tribuna naturale per assistere all’evento ormai giunto alla 122esima edizione.
Mario Rizzo ha dimostrato una determinazione eccezionale, raggiungendo la bandierina posta a 18 metri sul palo di legno cosparso di grasso animale, suscitando gli applausi entusiasti del pubblico. Le altre due bandierine, a 16 e 14 metri, sono state conquistate rispettivamente da Antonio Salzano e Francesco Federico.
Ventidue, complessivamente, sono stati i coraggiosi partecipanti che si sono sfidati, cercando di conquistare la vittoria del palio. L’organizzazione impeccabile e l’impegno appassionato dell’associazione “Cilentani Doc”, con il patrocinio del Comune di Castellabate, hanno reso possibile la realizzazione di questo affascinante evento.
In una splendida dimostrazione di rispetto per la storia e l’eredità del Palio della Stuzza, Natale Di Matteo, storico partecipante e vincitore di edizioni precedenti, è stato omaggiato prima dell’inizio della competizione. Il suo contributo alle edizioni precedenti e il suo impegno hanno aggiunto un ulteriore strato di significato all’evento.
Giuseppe Villani, presidente dell’associazione “Cilentani Doc” e vera anima dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza di questo evento: “Questo palio è uno dei più antichi del Cilento e rappresenta un vincolo significativo tra la comunità di Castellabate e le antiche tradizioni marittime locali. L’evento ha continuato a incanalare la passione e il senso di appartenenza della comunità, testimoniando il valore duraturo di queste tradizioni secolari. Un palio che ha avuto un sapore ancora più speciale dal punto di vista personale perché sono diventato papà per la quarta volta”.
A collaborare nell’organizzazione dell’evento l’intero staff composto da Giuseppe Villani, Francesco Federico, Domenico Di Sessa, Vincenzo Malzone, Gerardo Scola, Gianfranco Di Lorenzo e Clemente Migliorino, Gennaro Mazzeo e Francesco Spinelli.
Commenta