È quanto accaduto – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – nella notte tra la vigilia e Ferragosto, con tante persone rimaste in attesa della sostituzione del chirurgo per la non disponibilità immediata di un collega del reparto a scendere al Pronto soccorso, come normalmente avviene.
Spostare un medico da un settore all’altro, però, necessità di un iter da seguire, come quello di allertare l’altro specialista che subentra circa la situazione dei ricoverati e non è cosa che richiede pochi minuti.
Tempi tecnici, quindi, per la sostituzione che per le persone in attesa di una visita dell’area chirurgica sono diventati insopportabili, fino a scatenare le loro proteste e quelle degli accompagnatori.
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