La chiusura odierna della Certosa si deve ad una circolare della Direzione Regionale Musei delle scorse settimane dove si avvisavano i dipendenti che il giorno di Ferragosto, martedì 15, il sito doveva restare aperto e che, essendo martedì, giorno abituale di chiusura del sito, il recupero del riposo settimanale sarebbe slittato, su decisione degli stessi operatori in servizio a Padula, nei giorni successivi – si legge sul Corriere del Mezzogiorno -.
Gli uffici amministrativi in Certosa dunque, hanno deciso e comunicato il giorno di chiusura per la data del 17 agosto, alla Direzione Regionale che, attraverso il suo ufficio, avrebbe dovuto provvedere ad informare e divulgare la notizia di servizio sui canali informativi ufficiali. Cosa che non è avvenuta, se non nella giornata del 17, dopo che la frittata era già stata fatta. I problemi di gestione della Certosa di San Lorenzo sono tutti riconducibili alla mancanza di personale. Al momento, sulla carta i dipendenti in servizio sarebbero 19; in realtà in servizio ve ne sono solo 14, di cui alcuni prossimi alla pensione.
L’esasperazione dei dipendenti, che spesso vengono lasciati soli a fronteggiare le proteste dei turisti, oltre che la gestione complessa di un sito immenso, è al limite. La speranza è riposta in un intervento del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per trovare soluzioni consone alla complessità della questione. L’urgenza di personale, di vigilanza e di assistenza, oltre che amministrativa, per l’organizzazione del monumento; poi una programmazione di eventi ed iniziative, mostre ed esposizioni che ridiano lustro e prestigio alla magnificenza di un sito straordinario, abbandonato a se stesso.
Intanto, oggi la Certosa di San Lorenzo a Padula, è aperta regolarmente perché dunque, occorre attendere a martedì prossimo, per il nuovo turno di chiusura, con la certezza che dinanzi al portone d’ingresso, si ritroveranno turisti spaesati e sconcertati.