Nessun risultato – come riporta il quotidiano “Il Mattino” oggi in edicola – anche al termine del quarto giorno di ricerche lungo i fondali dello specchio acqueo di fronte ai borghi di Erchie e Cetara, luogo della tragedia. I
Secondo Lucio Balsamo, consigliere della Lega Navale di Salerno con delega alle aree demaniali e agli ormeggi dei pontili, che conosceva bene Manuel, che da alcuni anni lavorava come cuoco presso la sede sociale al porto “Masuccio Salernitano, «Se vi fosse stata una mareggiata, il corpo sarebbe arrivato sulla costa.
Può anche darsi che il corpo sia già riemerso ma non sappiamo dove. Lunedì pomeriggio la corrente andava da Ponente a Levante, verso Punta Licosa. Sicuramente Manuel non sta più in quella zona».
Il corpo del giovane va cercato altrove secondo i dati delle correnti meteomarine a conoscenza della Guardia Costiera. Un elicottero che si spinga un po’ oltre potrebbe individuare ciò che resta del ragazzo. Il mare accelera i processi di decomposizione determinando anche mutilazioni. Ma sicuramente un corpo tende a mantenersi a galla per fenomeni anaerobici. Il mare restituisce le sue vittime che possono essere però trascinate molto più lontano di quanto immaginiamo.