C’è fermento all’interno della tifoseria della Roma in vista dell’esordio in campionato, in programma domenica 20 agosto, alle ore 18.30, allo stadio Olimpico contro la Salernitana.
Il gruppo dei Distinti Sud ha deciso di protestare per non poter portar bandiere e altri oggetti che limitano la visibilità oltre che tifare in piedi durante i 90 minuti della sfida.
I gruppi del settore che hanno scelto di entrare allo stadio con 10 minuti di ritardo senza attaccare nessuno striscione sugli spalti.
“Dopo un’attenta analisi della situazione attuale – è il comunicato diffuso a mezzo social – abbiamo deciso di scrivere questo comunicato in cui ribadiamo la nostra voglia di opporci fermamente a delle normative istituzionali totalmente prive di senso e che limitano la nostra libertà in quanto tifosi.
La situazione per chi frequenta regolarmente lo stadio sarà subito chiara. Fino a qualche anno fa non c’erano barriere a separare la Curva Sud dai settori rinominati poi “Sud Laterale” e “Distinti Sud” Si era di fatto una cosa sola. Dopo anni in cui i due settori succitati si sono fatti sentire meno, nell’ultimo periodo (in particolare nella passata stagione) in distinti si sono iniziati a formare vari gruppi che hanno tentato di riportare in quella zona dello stadio un tifo più caldo e acceso.
Non sta a noi dire se ci siamo riusciti o meno, ma sicuramente sta a noi dire che il nostro unico movente è stato l’amore per l’AS Roma. Amare è stato il nostro unico peccato e la nostra passione è stata ricompensata con un divieto assoluto per tutti i gruppi del settore di far entrare bandiere o tifare in piedi a partire dall’inizio del prossimo campionato e se questo sarà l’inizio della prossima stagione, non osiamo neanche immaginare quali altre limitazioni potremmo ritrovarci a subire in futuro.
Siamo tutte persone unite dall’amore per la Roma, che ci unisce nonostante ognuno agisca sotto il nome di una bandiera diversa l’una dall’altra.
Ci confrontiamo su progetti ed iniziative in cui coinvolgere anche chi non fa parte di nessun gruppo e pensiamo giorno e notte a come rendere lo stadio nella sua interezza il più simile possibile alla nostra grandiosa curva, rendendolo di fatto un inferno giallorosso per gli avversari ed un paradiso d’amore per noi romanisti. La società stessa più volte ci ha chiamati tutti a rapporto con lo slogan “Porta una bandiera”
E alla società stessa vogliamo dire che noi rispondiamo presente sempre, non solo quando ci sono big match di mezzo. Riteniamo perciò le scelte prese dalle istituzioni uno schiaffo in faccia al nostro amore ed alla nostra passione e ci opponiamo unitariamente ad esse.
Per protesta domenica 20 agosto entreremo all’Olimpico al decimo minuto di gioco e non attaccheremo nessuno striscione”,