Ieri mattina ancora un nulla di fatto, il mare ancora non restituisce il corpo di Manuel: i fondali dello specchio acqueo di fronte ai borghi di Erchie e Cetara, punto in cui è avvenuta la tragedia (col giovane inabissatosi dopo essere stato tranciato dall’elica della barca) continuano ad essere scandagliati sulla batimetrica di 44 metri.
Le attività subacquee, complesse, hanno visto ancora i sommozzatori dei vigili del fuoco operare con Side Scan Sonar, uno strumento di ultima generazione giunto dalla direzione dei caschi rossi del Lazio, che consente un più ampio e dettagliato raggio d’azione per il controllo del fondale marino.
Ma il corpo del 29enne salernitano potrebbe essere stato spinto dalle correnti altrove..