Nel botta e risposta tra amministrazione e organizzazioni il dibattito social e mediatico si è infiammato. Arcigay Salerno, ribadendo la propria neutralità rispetto all’evento, rileva come sia altra nota peculiare, il fatto che all’interno dello stesso comitato organizzatore si siano espresse posizioni diverse, talvolta ostili tra loro con prese di posizione che da un lato sembrano ammiccamenti e solidarizzare con un sindaco ed una amministrazione evidentemente confusi ed indecisi e, dall’altro, uno schieramento che forse rischia di scivolare nel campo della polemica che non costruisce ma distrugge.
“Avremmo volentieri partecipato alla organizzazione di un Pride sul nostro territorio provinciale, ma non essendo stati coinvolti abbiamo ritenuto di rispettare la volontà delle organizzazioni. Tuttavia possiamo immaginare che il coinvolgimento di una organizzazione provinciale radicata, con una lunga esperienza di relazioni e di conclamata credibilità, avrebbe forse potuto stemperare gli animi e dare un sostanziale contributo ad una relazione più sana e fattiva con le istituzioni locali. Confidiamo in ogni caso che il Pride a Scafati si possa realizzare in un clima di serenità e partecipazione della Intera comunità dell’Agro”.
“Alla luce dei seguenti fatti – conclude Del Regno- chiediamo al sindaco un incontro per discutere e affrontare le tante problematiche presenti sul territorio di Scafati.”
Vorrei capire questa pagliacciata del Gay Pride. Ma noi etero facciamo manifestazioni di questo genere? Tanto lo so che non lo pubblicate!
No a manifestazioni indecenti di una minoranza sparuta e chiassosa .
Cosa hanno da manifestare ?
Allora subito una mega manifestazione etero.
Il prefetto blocchi lo scempio