C’è stato, infatti, un “difetto di notifica” – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – a uno dei due indagati: si tratta un cardiologo e un chirurgo che prestano servizio presso il nosocomio di via San Leonardo.
L’ipotesi di reato è omicidio per colpa medica: attraverso l’esame autoptico che slitta di due settimane, la Procura si aspetta di avere elementi utili per comprendere se il tempo di attesa ha inciso sulla causa di morte del paziente.
L’indagine chiarirà ogni cosa e la verità trionferà al Ruggi i medici operano secondo scienza e coscienza ed il paziente è stato visitato in 45 minuti ……non togliamo la speranza nei pazienti che l’ospedale della propria città non abbia sei e validi professionisti.La procura farà il suo ottimo ed illuminato lavoro e chiarirà tutto….