C’è stato, infatti, un “difetto di notifica” – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – a uno dei due indagati: si tratta un cardiologo e un chirurgo che prestano servizio presso il nosocomio di via San Leonardo.
L’ipotesi di reato è omicidio per colpa medica: attraverso l’esame autoptico che slitta di due settimane, la Procura si aspetta di avere elementi utili per comprendere se il tempo di attesa ha inciso sulla causa di morte del paziente.